3 Lezioni di Vita Imparate in 3 Anni di Viaggio da un Nomade Digitale
Viaggiare è l'acceleratore per eccellenza della crescita umana. Ci pone di fronte a nuove sfide quotidiane, cambia la prospettiva della nostra percezione del mondo, ma soprattutto cambia chi percorre le sue strade cancellandone pregiudizi e condizionamenti.
Ma non fraintendermi non tutto è positivo del viaggiare. Mentirei se ti dicessi il contrario. Come mentirei se ti dicessi che se sei in una situazione di dubbio o stallo, dovresti assolutamente viaggiare. Detto questo oggi voglio condividere con te le tre più importanti lezioni, più un bonus sul finale, che ho appreso in tre anni di viaggio no stop, come nomade digitale.
Rimani con me fino alla fine di questo articolo perché anche tu possa approfittare della piccola saggezza acquisita, in questi anni di esperienze intorno al mondo.
La felicità non è determinata dai soldi, ma questi determinano la tua condizione di vita
Che i soldi non comprino la felicità, lo sappiamo un po' tutti credo. Ma se ti dicessi che tra i paesi che ho visitato, le popolazioni più felici sono quelle più disagiate mi crederesti ugualmente? Se aggiungessi che paesi come Filippine, Thailandia, Laos, Cambogia sono molto più sorridenti e allegri di popoli, più ricchi, come quelli di Giappone e Korea? E se insinuassi che popoli benestanti come quello Italiano (si siamo decisamente benestanti se pensi che l'80% della popolazione mondiale sopravvive con meno di $2 al giorno) passano le giornate a lamentarsi e trovare capri espiatori invece di godere della fortuna che hanno, ti starei meno simpatico?
Eppure anche tra le popolazioni più felici, il desiderio proveniente dall’occidente di accumulo, di conquista monetaria ha scalfito i loro cuori stanchi. Il tenore di vita di questi popoli è proporzionato a un costo per loro sostenibile. Quando vivi con meno di €10 al giorno, come succede ai Thailandesi, i soldi diventano un'ossessione.
Perché non ti rendi conto di quanto sono inutili le tue ambizioni, fino a che non le raggiungi.
Viaggiare ti apre nuove prospettive, ma rende difficile essere costante nelle tue abitudini
L'esperienza e la messa in discussione dei tuoi valori che può creare il viaggio, non può essere generato da nessun'altra esperienza; forse solo dalla meditazione. Tutto acquisisce uno spessore e una prospettiva differente quando viaggi. Capisci che ciò che per te è scontato, per altri non lo è. Capisci che i costumi definiscono solo la tua apparenza, mai chi sei veramente. Inizi a comprendere come tu sia stato condizionato e come il viaggio possa liberarti da questo.
Ma il viaggio rende difficile mantenere rapporti di vecchia data. Ti fa perdere ogni riferimento, forse anche per questo spesso lo aneliamo come ultima via di fuga. Perdi la costanza e il ritmo delle tue abitudini. E in terra straniera rimani un viandante errante, mentre nella tua terra diventi uno straniero.
Non è facile mantenere un equilibrio, mentre viaggi. L'unica soluzione che posso suggerirti è quella dello slow travel, dove dedichi molto più tempo ad entrare nel tessuto locale e a crearti relazioni nel paese in cui ti trovi, per non sentirti smarrito.
Visitando molti paesi noterai che quello che cambia non sono mai le persone, ma costumi e abitudini
Colori, odori, suoni, strade, vestiti, sapori, tutto cambia quando ti muovi da una terra all'altra. Per questo all'inizio ti senti confuso e smarrito. Non dimenticherò mai il mio primo sbarco a Bangkok, la città più folle del mondo: tutto qui è così dannatamente diverso.
Ma se inizi a passare del tempo in questa città, o in qualsiasi altro luogo del mondo, ti renderai conto che le ambizioni, i sogni e le paure delle persone sono esattamente le stesse. Tutti inseguiamo bisogni come certezza, incertezza, connessione, appartenenza, amore, elevazione spirituale. La facciata può cambiare, ma all'interno dell'edificio noterai che tutti gli appartamenti hanno la stessa struttura e le stesse funzioni.
Siamo semplicemente esseri umani che rifuggiamo la paura e ricerchiamo il piacere.
Non è mai il viaggio a formarti, ma le relazioni e le esperienze ad esso associate
Il viaggio di per se è solo uno spostarsi da una posizione ad un'altra. La magia del viaggio sta nell'esperienza della conoscenza. L’acquisizione di nuove relazioni. Infatti un vero viaggio è sempre accompagnato da persone e contesti indimenticabili.
Non viaggiamo per vedere città, musei, monumenti. Neanche per assaporare cibi nuovi o vedere panorami inesplorati.
Viaggiamo per incontrare altre anime. Persone che fungano da specchio per noi e che ci mostrino la realtà con una lente differente, ma che alla fine riflette sempre la nostra sete di conoscenza e appartenenza.
Perché di fondo siamo tutti fratelli e sorelle, nati sotto una bandiera differente, ma con il medesimo sangue che scorre, a prescindere dalle apparenze esterne.