Insta360 Ace Pro 2 (Recensione): Leica, 8K e AI — L’Action Cam Difficile da Battere
Flip screen, low-light serio e bundle professionali: perché sempre più creator la scelgono al posto di GoPro e DJI.
Se pensi che le action cam abbiano raggiunto il loro picco evolutivo, l'Insta360 Ace Pro 2 è qui per farti ricredere. Completamente.
Quando ho aperto la confezione di questa camera, sapevo già che avrei avuto tra le mani qualcosa di diverso. Un sensore da 1/1.3" con capacità 8K a 30fps, 13.5 stop di gamma dinamica e una dimensione equivalente dei pixel di 2.4μm non sono numeri che trovi ogni giorno in un corpo così compatto.
Ma la vera domanda è: tutto questo si traduce in immagini migliori sul campo?
In questa recensione ti accompagnerò attraverso ogni aspetto dell'Ace Pro 2. Ti dirò cosa funziona brillantemente, cosa mi ha deluso, e soprattutto se questa camera merita il tuo investimento rispetto alle alternative di GoPro e DJI. Perché di action cam ne esistono tante, ma poche riescono a distinguersi quando le metti alla prova in condizioni reali.
Perché leggere questa recensione
Se non mi conosci, il mio nome è Giuliano Di Paolo e lavoro professionalmente come filmmaker, fotografo e content creator da oltre 10 anni, collaborando con brand internazionali e documentando storie in giro per il mondo.
Negli anni ho testato moltissime action cam (nelle più svariate condizioni), e quello che stai per leggere nasce da un utilizzo intensivo dell'Ace Pro 2. All’interno di questo blog, ogni recensione viene trattata in modo indipendente — senza sponsorizzazioni e con estrema obiettività.
Insta360 Ace Pro 2
- Flip screen da 2.5" perfetto per vlog e self-shooting
- Ottima resa in low light grazie a PureVideo
- Stabilizzazione FlowState molto solida
- App Insta360 superiore per workflow mobile
- Ecosistema espandibile con grip, lenti e bundle creativi
- Autonomia inferiore a DJI
- Più pesante rispetto a GoPro/DJI
- Colori un po' troppo saturi out-of-the-box
- 8K interessante ma pieno di compromessi
- Sensore: 1/1.3" 48MP
- Video: 8K/30, 4K/120, 4K/60 HDR
- Stabilizzazione: FlowState + Horizon Levelling
- Clarity Zoom: 2× digitale senza perdita evidente
- Schermo: Flip Screen 2.5"
- Resistenza: Waterproof 12m
- Batteria: ~1h20 in 4K30
- AI: PureVideo, Highlights Assistant, gesture
- Peso: 202g
- App: Insta360 (editing avanzato)
- Prezzo: da €449
Design, Ergonomia & Flip Screen: Solida, Intelligente… ma Non Leggerissima
La prima cosa che noti quando prendi in mano l’Insta360 Ace Pro 2 è che non vuole essere “la più piccola della classe”. È più grande della Hero 13 e della DJI Action 5 Pro, e quando la monti su un casco o su un setup FPV il peso si sente. Non è un dramma… ma è qualcosa che devi mettere in conto se fai attività dove ogni grammo conta.
Il corpo dà subito fiducia: robusto, compatto, pronto a vibrazioni, urti e condizioni poco amichevoli. La protezione dell’obiettivo è finalmente rimovibile e sostituibile — dettaglio che da solo ti può salvare centinaia di euro quando ti ritrovi un graffio nel posto sbagliato. E l’impermeabilità che arriva fino a 12 metri fa davvero comodo se, come me, passi spesso da città tropicali a escursioni in montagna nel giro di pochi giorni.
Ma il vero elemento distintivo di questa action cam è il flip screen da 2.5". È più grande, più luminoso e infinitamente più pratico di quello che trovi sulle concorrenti. Ed è proprio qui che capisci la filosofia dell’Ace Pro 2: dare più controllo ai creator. Con questo display puoi:
vloggare vedendo chiaramente cosa stai inquadrando,
impostare esposizione e composizione da qualsiasi angolazione,
lavorare su treppiede o grip in modo molto più intuitivo,
controllare le riprese low-angle senza “tirare a indovinare”.
Non è tutto perfetto: i pulsanti fisici sono piccoli e richiedono più pressione del dovuto (con i guanti diventa molto complesso), mentre il sistema di montaggio magnetico è comodo, ma spesso ti obbliga a qualche accessorio aggiuntivo se vuoi un setup più “professionale”.
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Qualità Video: il 4K è il Cuore, l’8K è un Extra
Quando inizi a girare con l’Insta360 Ace Pro 2, ti accorgi subito di una cosa: tutta la potenza che vedi nelle specifiche… ha un senso. Ma non sempre nel modo in cui ti aspetti. Partiamo dal punto cruciale. Il 4K è il terreno dove questa camera veramente brilla.
La combinazione tra il sensore da 1/1.3", l’ottica Leica e la stabilizzazione FlowState produce un’immagine nitida, dettagliata, pulita. Nei miei test in contesti complessi, la qualità complessiva del 4K è stata sorprendentemente solida. Puoi registrare fino a 4K 120fps per slow motion fluidi e credibili, mentre il 4K 60fps con Active HDR ti dà una gamma dinamica più generosa quando lavori in controluce.
La stabilizzazione merita una menzione a parte. Hai diverse opzioni: Standard, High, Horizon Levelling a 45° e addirittura 360°. Ogni modalità applica un crop diverso… ma il risultato è sempre molto stabile. Per chi gira in bici, moto o semplicemente camminando molto, questo fa la differenza. In più c’è il Clarity Zoom 2x, davvero interessante: tocchi lo schermo due volte e hai uno zoom digitale senza perdita evidente.
Puoi registrare anche in 8K a 30fps. E quando le condizioni sono perfette la nitidezza è mostruosa. Ma ecco il punto: l’8K arriva con diversi compromessi. Il campo visivo è più stretto, non puoi usare la stabilizzazione migliore, niente profilo colore I-Log, i file sono enormi e pesanti da gestire, e nei movimenti veloci la qualità cala.
La verità è banale: quanti dei tuoi spettatori guardano contenuti in 8K? Non fraintendermi: l’8K dell’Ace Pro 2 può essere utile — soprattutto se fai riprese statiche o vuoi molto margine per il crop. Ma non è la killer feature che cambia tutto.
Colore & Low Light: PureVideo Funziona (e l’Impronta Leica si Sente)
La resa in bassa luminosità è il punto dove di solito le action cam crollano. Sensori piccoli, ISO che salgono alle stelle, dettagli che svaniscono. Con l’Ace Pro 2, però, la storia cambia — non completamente, ma abbastanza da notarlo subito.
La modalità PureVideo, potenziata dal nuovo sistema dual-chip, fa un lavoro notevole nel ridurre il rumore e recuperare dettaglio nelle zone scure. Durante le mie prove notturne la camera si è comportata sorprendentemente bene. L’immagine rimane più pulita, più stabile e meno “impastata” rispetto a GoPro Hero 13, e molto in linea con la DJI Action 5 Pro (che in low light è sempre stata competitiva).
Se c’è movimento veloce, il motion blur si vede e diventa evidente. E non è un limite solo dell’Ace Pro 2 — è un limite fisico di qualsiasi sensore piccolo costretto a tempi di posa più lenti. Ma per riprese statiche, slow walk, cityscape o vlog notturni, PureVideo è una delle soluzioni migliori che abbia visto su un’action cam.
Poi c’è il discorso colore. Ace Pro 2 tende a saturare un po’ troppo: rossi più intensi, verdi più “digitali”, contrasto più deciso. È un look che funziona benissimo per chi vuole contenuti pronti per i social, ma se cerchi fedeltà cromatica assoluta, GoPro e DJI sono più neutrali.
L’opzione migliore sono i profili colore Leica: Natural, Vivid, Eternal, B&W High Contrast. È qui che percepisci il senso della collaborazione con Leica. Non stravolgono la camera, non devi aspettarti un “mood cinematografico” da mirrorless… ma aggiungono una piacevolezza cromatica che, per alcune scene, è davvero pratica.
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AI, App & Funzioni Smart: Dove l’Ace Pro 2 Ti Semplifica Davvero la Vita
Una parte enorme dell’identità di Ace Pro 2 arriva da ciò che succede durante il processamento d’immagine, le funzioni AI e — soprattutto — l’app. Ed è qui che Insta360, nel bene e nel male, gioca nel suo campo. Il nuovo dual-chip (Pro Imaging + AI 5nm) non è marketing fine a sé stesso. Lo percepisci in due modi immediati: meno rumore nelle scene difficili, analisi più intelligente del movimento e dei soggetti.
Le funzioni basate su AI sono tante — alcune comode, altre più “gadget”. La più utile per me rimane l’AI Highlights Assistant, che analizza il tuo footage e seleziona automaticamente i momenti clou. Se giri molto durante viaggi o vlog dinamici, questa cosa ti fa risparmiare minuti preziosi ogni volta. Non sostituisce un editing professionale, ma per social content veloci è una manna.
Poi ci sono gesture e comandi vocali. Funzionano bene finché sei in un contesto “normale”. In ambienti rumorosi, vento forte o situazioni un po’ estreme… la voce viene ignorata completamente. Le gesture, invece, sono più affidabili — e quando hai la camera montata su casco o monopod, fanno comodo davvero.
La parte dove Insta360 stacca GoPro e DJI è l’app, onestamente, la migliore del settore. Non solo è più fluida e intuitiva, ma offre strumenti che ti permettono di passare da footage grezzo a clip pronta per Instagram/TikTok in pochi minuti:
editing rapido con template intelligenti,
filtri creativi,
strumenti come AI Warp e Motion Blur applicati direttamente dall’app,
il classico Invisible Selfie Stick, una di quelle magie software che funzionano dannatamente bene.
Non tutte le funzioni sono essenziali, certo, ma per chi crea contenuti in viaggio — o per chi vuole pubblicare spesso senza passare dal computer — questa app può rappresentare un vantaggio competitivo.
Batteria & Audio: I Compromessi da Accettare
La batteria dell’Ace Pro 2 è probabilmente il suo limite più evidente. Nelle mie prove, registrando in 4K 30fps, la camera si ferma intorno a 1 ora e 15/20 minuti reali. Significa che, rispetto a DJI Action 5 Pro (che supera tranquillamente le 2 ore e mezza) e alla GoPro Hero 13, l’autonomia è semplicemente inferiore.
Se registri molto — viaggi, sport, vlog — devi per forza considerare almeno una o due batterie extra. Con l’8K il calo percentuale si fa sentire velocemente. La modalità Endurance può aiutare (4K 30fps più “conservativo”), ma non risolve del tutto il problema. Da notare che la camera supporta il reverse charging: puoi usarla per ricaricare lo smartphone in emergenza.
Per quanto riguarda l’audio, la situazione è migliore. L’Ace Pro 2 ha microfoni integrati solidi, con riduzione del vento e voice enhancement. Il piccolo Wind Guard incluso aiuta davvero quando registri in ambienti ventosi o vicino al mare, e la resa è perfettamente adeguata per contenuti social, vlog e travel video.
Chiaramente, non aspettarti un suono “professionale”: per lavori più seri rimane consigliato l’utilizzo di un microfono esterno via USB-C, che la camera lo supporta senza problemi. Tienilo a mente: autonomia inferiore ai competitor, audio buono. Se la porti in viaggio o crei contenuti in movimento, metti in conto le batterie aggiuntive.
Videography Bundle: un Sistema Completo
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’Ace Pro 2 è nel suo ecosistema. Con i nuovi Videography Bundle, Insta360 spinge l’Ace Pro 2 oltre il concetto classico di action cam, trasformandola in un sistema creativo modulare. Qui che inizia davvero a differenziarsi da GoPro e DJI.
Non mi dilungo su specifiche, listini o schede tecniche — anche perché ogni bundle ha combinazioni diverse — ma il punto è semplice: con questi kit puoi espandere la camera in modi che nessun’altra action cam oggi permette.
Ti faccio un quadro rapido e concreto:
Xplorer Grip Pro: aggiunge pulsante di scatto dedicato, slider per lo zoom, dial per l’esposizione, quick mode switch e una batteria integrata che aumenta l’autonomia fino a ~2.5 ore in più. È come avere un piccolo rig intelligente sempre con te.
Cinematic Lens e le lenti aggiuntive (Ultra Wide, Close-Up) aprono possibilità che di solito non associ a una action cam: puoi passare da look “action” a look più narrativo in un attimo, con una firma visiva più marcata.
Flip Screen Hood è semplice ma utile: riduce riflessi e ti dà un controllo più accurato anche in pieno sole.
Flash Print Bundle, probabilmente il più particolare: una Pocket Printer pensata per creator che amano condividere momenti in modo fisico, immediato. È di nicchia, certo, ma è un’aggiunta unica nel settore.
La cosa interessante è che queste espansioni non sono “accessori extra” messi lì a caso: vanno a colmare parti della camera che, di base, sono già solide… ma che così diventano molto più versatili.
Insta360 Ace Pro 2 vs GoPro Hero 13 vs DJI Action 5 Pro: quale scegliere?
La domanda che tutti mi fanno sempre è la stessa: “Sì ok, ma qual è la migliore?” E la verità è che non esiste una risposta assoluta. Le tre flagship sono talmente vicine che la scelta dipende molto più da come giri che dai numeri sulla carta. Ecco le mie opinioni schiette e super pratiche.
Insta360 Ace Pro 2
Ace Pro 2 punta tutto su controllo, versatilità e esperienza creativa. Il flip screen è un vantaggio enorme per chi si riprende da solo, la resa in low light è tra le migliori, e l’ecosistema software/bundle la porta molto oltre la classica action cam.
DJI Action 5 Pro
DJI rimane la regina dell’autonomia. Gli schermi OLED sono splendidi, il rapporto qualità/prezzo molto forte, e per chi vuole una camera solida, affidabile, che “fa tutto bene” senza complicazioni… è un’opzione intelligentissima.
GoPro Hero 13
GoPro rimane: compatta, leggera, affidabile.
Il sensore 8:7 è ancora l’arma segreta per chi gira contenuti verticali/orizzontali con un solo file. È una camera bilanciata, con un’immagine pulita e colori molto più fedeli.
Dovresti comprare Insta360 Ace Pro 2?
Sì, se
- Vuoi un’action cam con flip screen da 2.5" perfetta per vlog, travel e self-shooting.
- Ti serve una resa molto solida in low light rispetto alla media del settore.
- Apprezzi un workflow veloce grazie all’app Insta360, la migliore per editing mobile.
- Vuoi una camera che può diventare un mini–sistema creativo modulare con grip e lenti.
- Cerchi un dispositivo che offra più controllo rispetto a GoPro e DJI in fase di scatto.
No, se
- Hai bisogno della massima autonomia (DJI resta più performante).
- Ti serve un corpo ultra-leggero per FPV o caschi minimal.
- Preferisci colori più neutri e fedeli straight-out-of-camera.
- Vuoi spendere il meno possibile per una action cam “base”.
- Non ti interessa sfruttare app, AI o funzioni avanzate.
Insta360 Ace Pro 2 è fatta per chi crea contenuti in movimento e vuole più controllo e più flessibilità rispetto alle action cam tradizionali.
Se fai vlog, travel, storytelling o riprese ibride, il flip screen, le funzioni AI e PureVideo possono davvero migliorare la tua esperienza quotidiana.
Non è la camera universale per ogni tipo di creator — autonomia e peso non sono i suoi punti di forza — ma per chi lavora molto in mobilità può diventare un alleato creativo potente e affidabile.
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Insta360 Ace Pro 2 — Giuliano's Verdict
★★★★☆ (8/10)
Esperienza Creativa: ★★★★★ (9/10)
Flip screen, controlli intuitivi, app eccellente, e i nuovi bundle videography (con grip professionale e lenti intercambiabili) elevano l'Ace Pro 2. Uno strumento creativo versatile che si adatta al tuo workflow.
Qualità Tecnica: ★★★★☆ (7.5/10)
L'8K è più marketing che sostanza pratica, ma il 4K è eccellente. Il low-light è tra i migliori, la stabilizzazione solida. Perde punti per colori sovrasaturi di default e autonomia inferiore ai competitor.
Design & Ergonomia: ★★★★☆ (8/10)
Corpo solido, ben costruito, impermeabile a 12m. Peccato per le dimensioni e peso maggiori che limitano alcuni utilizzi (FPV, mounting estremo).
Valore/Prezzo: ★★★★☆ (8/10)
Leggermente sopra DJI e GoPro. I nuovi bundle videography offrono valore eccezionale se vuoi espandere le possibilità creative.
Cosa ho apprezzato
🟢 Il flip screen da 2.5": rivoluzionario per vlogging e self-shooting, comodo per ogni angolazione
🟢 Low-light performance: PureVideo funziona davvero, tra le migliori action cam in condizioni difficili
🟢 App Insta360: la migliore del settore, editing veloce e feature AI genuinamente utili
🟢 I nuovi bundle videography: trasformano la camera in sistema modulare professionale
🟢 Build quality: solida, impermeabile a 12m, lens guard sostituibile
Cosa mi ha limitato
⭕ Autonomia batteria: la peggiore tra le tre flagship, problematica per shooting lunghi
⭕ Colori sovrasaturi di default: meno accurati e naturali rispetto a GoPro e DJI
⭕ Dimensioni e peso: più grande e pesante dei competitor, limitante per alcuni utilizzi
⭕ Pulsanti piccoli: richiedono più pressione, scomodi con i guanti