Viaggiare per Un Anno Intero: Quanto Costa e Come mi Mantengo?

Viaggiare per un anno intero in giro per il mondo: quanto costa, quali lezioni ho imparato, perché l’ho fatto e come riesco a mantenermi viaggiando? Ma la domanda più importante che vorrei porti è: dovresti farlo anche tu? Forse.

Ma procediamo con ordine. Il mio nome è Giuliano Di Paolo e sono un content creator professionista, che viaggia ininterrottamente da ormai quasi 3 anni.

L’articolo che stai per leggere è una bomba incredibile, contenente informazioni iper utili su: costi, benefici, svantaggi, lezioni circa l’esperienza di un anno di viaggio intero, intorno l’Asia, senza sosta.

ùSe stai dunque pensando di intraprendere un anno sabbatico o se hai voglia di vivere delle esperienze uniche che rimarranno impresse nel tuo cuore per tutta la vita, e soprattutto se hai il dubbio se questo è il cammino per te, o stai valutando l’idea di intraprendere uno stile di vita da nomade digitale; i paragrafi seguenti elimineranno ogni tua perplessità e ti spingeranno verso una scelta consona alla tua persona e al tuo percorso, umano e professionale.

Viaggio e vacanza non sono sinonimi

La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte. Omar Khayyam

Il viaggio è scoperta, esplorazione, crescita, rinascita, caos, delirio, organizzazione, conoscenza, relazioni. 

Di contro la vacanza è svago, relax, distrazione. Vivendo in una società eternamente distratta è ovvio che la tensione è rivolta a ricercare la distrazione contro la scoperta. Scegliamo sempre e comunque la strada più semplice, ci aggrappiamo come neonati impauriti alla nostra comfort zone, ci allontaniamo il più possibile da tutto ciò che non conosciamo, per evitare spiacevoli scoperte.

Peccato che quelle scoperte il più delle volte sono estremamente piacevoli, e quando non lo sono ci servono come strumento per elevarci e per crescere esponenzialmente come esseri umani e dar voce alla nostra resilienza e capacità creativa.

Il viaggio è tutto questo e molto di più.

È difficile spiegare a chi ha solo fatto vacanze il senso di un viaggio, ma il modo migliore per farlo sarebbe quello di invitare questa persona a dimenticare le vacanze organizzate, studiare un itinerario con un amico/a (o anche da solo/a), e partire zaino in spalla per una destinazione non eccessivamente turistica, avvicinandosi il più possivbile alla cultura locale.

Cosa mi ha spinto a viaggiare per un anno intero, e perché dovresti farlo anche tu

L’anno sabbatico è fruibile una sola volta nella vita lavorativa, e dopo almeno cinque anni di anzianità di servizio. Wikipedia

Siamo cresciuti in una società che ci spinge a credere che sia giusto lavorare 5 giorni a settimana, avere il weekend libero per dedicarci a noi stessi o i nostri cari, 3 settimane di ferie pagate per illuderci di assaporare un senso di libertà, a cui mai giungeremo se non raggiungendo la pensione, quando la noia prenderà il sopravvento e le energie verranno a mancare.

Sono anni che mi dedico alla mia carriera di content creator (creativo che opera sul digitale), come filmmaker, fotografomusic producer. Ma a queste attività ho sempre affiancato un lavoro canonico (part-time) che mi permettesse di avere lo spazio e il tempo per perseguire la mia carriera alternativa.

Dopo anni trascorsi in conflitto con valori che sentivo non appartenermi (lavoro sicuro, acquisto prima casa, metter su famiglia, aspettare con ansia la pensione) ho deciso che ero giunto ad un punto di saturazione, ed era arrivato per me il momento di distaccarmi da tutto questo.

Dai soliti contesti. Dalle solite amicizie. Dalle solite persone che si lamentano un sacco, ma non prendono mai la responsabilità delle proprie azioni e risultati. Così ho iniziato a viaggiare. In Thailandia inizialmente, in solitaria, per un paio di mesi. Dopo pochissimo ci sono tornato, questa volta con un amico, aggiungendo alla terra dei sorrisi, il Vietnam del Nord.

Dopo pochi mesi, come puoi immaginare, sono ripartito nuovamente. Questa volta però non sono più rientrato. 

O per essere più precisi nel mio viaggiare per un anno intero sono rientrato in Italia solo per poche settimane, perché da allora (e sono ormai passati più di due anni e mezzo) ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico e la Korea del Sud, per un totale di 7 Paesi e 25 città. Perdendo il conto del numero di voli e delle miglia compiute.

Ma i numeri non contano nulla, per questo voglio raccontarti che cosa ho imparato durante la mia esperienza di un anno in viaggio.

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Cosa ho imparato viaggiando per un anno intero?

Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite. GK Chesterton

La cosa più evidente quando viaggi ininterrottamente è il valore che noi esseri umani diamo alla cultura. Ora più che di cultura parlerei di sistema di credenze. Cerco di essere più chiaro. La distinzione tra un Sud-Coreano, un Italiano e un Thailandese è il blue-print, che si viene a costituire in giovane età.

Blue-Print? Esattamente, l’identità non è altro che quell’insieme di valori, regole, costumi che ogni paese/società cerca il più possibile di tramandare, instillare (o forse dovremmo dire installare?) all’interno di ognuno di noi.

Il Sud-Coreano darà un valore assoluto alla carriera e a rendere felici i propri familiari, seguendo i loro precetti. Il Thailandese continuerà ad essere guidato dal Dio Denaro, dentro e fuori la famiglia, mentre l’Italiano si lamenterà costantemente di come stanno le cose, ma non farà mai nulla per cambiarle.

Ovviamente ora sto cercando di semplificare la cosa, descrivendoti le popolazioni per stereotipi. Il concetto che devi comprendere è che nasciamo tutti come tabule rase. Tutti gli strati che vengono posti sopra, sono soltanto oggetti derivanti da un’educazione definita da istituzioni, famiglia e cultura.

Ma viaggiando è evidente quanto, eliminando la complessità di questi strati, siamo tutti estremamente uguali.

Attenzione non ho detto simili. Ho detto uguali. Abbiamo tutti gli stessi bisogni, necessità, paure, incertezze. Tutti noi cerchiamo di allontanarci dal dolore o avvicinarci al piacere. Come? A seconda delle regole che costituiscono i nostri valori subconsci, e che guidano il 95% delle nostre azioni. A meno che tu non sia così consapevole, da trascendere anni di condizionamenti ricevuti (senza che ce ne rendessimo conto).

Quanto mi è costato esattamente?

È impossibile per un uomo imparare ciò che crede di sapere già. Epitteto

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Lo avrai pensato anche tu almeno una volta nella vita, voglio cambiare, merito di più di un piatto quotidiano che si ripete incessantemente giorno dopo giorno. Forse ti ritrovi in una carriera non appagante o in una relazione che non ti soddisfa; avevi sogni e ambizioni che non si sono mai avverati, perché hai smesso di crederci ancor prima che avessero il tempo di manifestarsi.

Lo so perfettamente, non vedevi l’ora di arrivare a questo punto per sapere la cifra esatta spesa, durante un anno in viaggio no-stop. Perfetto allora non voglio farti perdere altro tempo. Voglio però specificarti che il mio primo anno in viaggio è stato estremamente diverso dal secondo, in termini di costi e entrate. Ma è ok, procediamo con ordine.

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Un anno in viaggio mi è costato circa €7200. Compresi i voli, i pernottamenti, gli affitti / alloggi, il cibo, la spesa, il caffè, gli extra e le mance.

Insomma questa è la somma complessiva che ho sborsato nell’arco di un anno di spostamenti costanti, fuori da casa, senza escludere nulla. 

Ora non so se per te questa è una cifra alta, nella media, o se forse la consideri bassa. 

Ma come ti dicevo, a prescindere dai tuoi riferimenti economici, con cui stabilirai se la spesa appena menzionata ti appare alta o bassa; per me viaggiare per un anno intero è stato fondamentale. Non solo per l’aspetto di crescita personale, ma anche e soprattutto per quello professionale.

Infatti è stato proprio grazie a questa esperienza che ho potuto potenziare e ottimizzare le mie competenze come content creator, oltre che ampliare notevolmente il mio portfolio professionale. Infatti non considero questi soldi spesi, come il capriccio di un ragazzo stanco della sua vita precedente e che voleva provare qualcosa di nuovo (anche se forse non sarebbe sbagliato), ma un investimento sulla mia persona e sulla mia carriera, per velocizzare e ottimizzare il mio potenziale creativo.

Come mi mantengo viaggiando?

Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente in te stesso. Proverbio Indiano

Come ti dicevo nel paragrafo precedente, quest’ultimo anno di viaggio è stato per me radicalmente differente da quello precedente. Avendo infatti investito in prima persona nel mio primo tentativo di viaggiare per un anno intero, mi ono sostentato il primo anno (principalmente) dei miei risparmi.

Ho però così creato (e sto continuando a farlo) una serie di partnership e collaborazioni con brands e aziende, che mi pagano per recensire i loro prodotti, o per realizzare contenuti promozionali (video, fotografia, new media) per le loro attività.

Ho inoltre implementato i miei introiti con l’affiliate marketing, gli stream (su Spotify / YouTube), il mio shop (dove rivendo presets o consulenze), o come freelance.

Ho realizzato uno splendido video (che ti suggerisco di guardare) se hai intenzione di capire le possibilità del mondo online e hai la volontà di svincolarti da un canonico lavoro h 9.oo - h 17.00

Dovresti viaggiare per un anno no-stop: anno sabbatico o nomadismo digitale?

Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai. Maometto

Se arrivato fino a qui e ti stai ancora chiedendo se dovresti viaggiare per un anno intero, come e perché dovresti farlo; sono pronto a svelarti la risposta.

Giuliano, pensi davvero che dovrei prendermi un anno sabbatico e provare un’esperienza all’estero o viaggiare il mondo per alcuni mesi, definendo un budget, delle mete e esperienze che vorrei vivere? 

La risposta è sì (almeno per quella che è stata la mia esperienza). Cos’altro stai aspettando?

Ora la verità è che io non posso prendermi la responsabilità di decidere cosa tu dovresti fare, anche se ci conoscessimo realmente, la scelta finale spetterebbe comunque a te. Ma la domanda che voglio porti è: quali alternative hai? Vuoi dedicarti a università, carriera, famiglia, e perseguire il processo canonico che ci è stato spacciato per felicità?

Soltanto tu conosci la risposta. 

Un anno sabbatico o voler fare un tentativo (o più) di crearti una carriera come nomade digitale (dunque svincolarti da un lavoro che ti lega ad orari e luoghi fisici prestabiliti) è una possibilità che, a mio parere, dovresti contemplare, prima ancora di provarla.

Ma di certo viaggiare per un anno intero (o anche meno), conoscere nuove persone, culture, fare esperienze lontane dalla tua comfort zone, provare a realizzare dei progetti di vita alternativi, o quantomeno ritagliarti uno spazio per vivere un’avventura (che ricorderai per sempre e che probabilmente ti cambierà e arricchirà) non dovresti negartelo, almeno a priori.

La risposta devi trovarla tu, my friend, ma se leggi attentamente tra le righe il mio suggerimento, e augurio per te, è più che evidente. Vivi intensamente, esprimi la tua creatività, disegna la vita dei tuoi sogni: sii disposto a pagarne il prezzo, e sono certo le tue scelte ti ripagheranno.

Se hai trovato interessante questo articolo non esitare a scrivermi su Instagram o Facebook. Sul mio canale YouTube trovi tantissimi video super utili su creatività e mindset che ti suggerisco di guardare sin da ora. Un abbraccio 😊

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