Xiaomi 15 Ultra: La Rivoluzione della Fotografia Mobile in una Recensione Senza Filtri
Gli smartphone sono ormai strumenti essenziali per fotografi e videomaker, e lo Xiaomi 15 Ultra punta a ridefinire gli standard con un comparto fotografico senza precedenti. Con una quad-camera sviluppata in collaborazione con Leica, un nuovo sensore periscopico da 200MP e la possibilità di registrare video in 8K e LOG, Xiaomi vuole posizionarsi come il punto di riferimento per chi cerca la miglior qualità d’immagine su uno smartphone.
Ma la domanda che mi sono fatto è: può davvero competere con i colossi come iPhone 16 Pro Max o il Galaxy S25 Ultra? Per scoprirlo, ho messo alla prova il 15 Ultra per due settimane, usandolo per tutto: fotografia di viaggio, street photography, ritratti, video professionali e uso quotidiano.
Se ti stessi chiedendo chi sono, il mio nome è Giuliano Di Paolo, sono un content creator, fotografo e filmmaker con anni di esperienza nellla produzione di contenuti multimediali. Negli anni ho lavorato con brand internazionali, e ogni dispositivo che utilizzo deve soddisfare standard elevati di qualità e versatilità.
Spoiler: è uno dei migliori camera phone mai creati, ma non è perfetto. Alcuni aspetti mi hanno sorpreso, altri mi hanno fatto storcere il naso. In questa recensione, senza filtri e con un approccio pratico, ti racconto se lo Xiaomi 15 Ultra è davvero all’altezza delle aspettative.
Design: Un Corpo da Flagship, ma un Look Difficile da Amare
Quando prendi in mano lo Xiaomi 15 Ultra, la prima cosa che colpisce è la sua presenza imponente. Con un peso di 226 grammi e uno spessore di quasi 9.5 mm, è tutto tranne che un telefono compatto. Xiaomi ha mantenuto la costruzione premium con un telaio in metallo e una parte posteriore in finta pelle, che migliora il grip e dà un tocco più professionale, evitando che diventi una calamita per le impronte digitali.
Ma poi c’è l’enorme modulo fotocamera. E qui le opinioni si dividono. Da un lato, capisco la necessità di spazio per sensori così avanzati, dall’altro non posso negare che sia forse il design meno armonioso che abbia mai visto su uno smartphone di fascia alta. Se il Xiaomi 14 Ultra aveva già un’estetica discutibile, con il 15 Ultra l’azienda ha raddoppiato la scommessa, inserendo un modulo ancora più grande e asimmetrico, probabilmente per fare spazio al nuovo periscopio da 200MP.
Da creator, l’estetica di uno smartphone non è una priorità assoluta, ma quando lavori spesso con il telefono in mano, le dimensioni e il peso contano. Dopo alcune ore di utilizzo intenso, il 15 Ultra si fa sentire, specialmente se lo usi per lunghe sessioni di shooting o registrazioni video.
C’è però una nota positiva: la costruzione è solida, la certificazione IP68 garantisce resistenza a polvere e acqua e il vetro frontale Xiaomi Shield Glass 2.0 promette una protezione fino a 16 volte superiore rispetto al Gorilla Glass Victus. Quindi, almeno in termini di resistenza, lo Xiaomi 15 Ultra è costruito per durare.
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Fotografia: Il Meglio che uno Smartphone Può Offrire?
Se c’è un motivo per cui qualcuno dovrebbe spendere oltre 1.500 euro per lo Xiaomi 15 Ultra, è senza dubbio la fotocamera. Questo smartphone è stato progettato con un solo obiettivo: offrire la migliore esperienza fotografica su mobile. E sulla carta, le specifiche parlano chiaro:
Sensore principale da 50MP (1 pollice, f/1.63, OIS) → uno dei più grandi mai montati su uno smartphone.
Teleobiettivo da 200MP (100mm, f/2.6, OIS, periscopico 4.3x) → il vero protagonista di questa generazione.
Ultra-wide da 50MP (14mm, f/2.2) → per panorami e scatti d’ambiente.
Teleobiettivo 3x da 50MP (70mm, f/1.8, OIS) → perfetto per ritratti e macro di alta qualità.
Ma è davvero il migliore per la qualità degli scatti? Risposta breve: dipende. Xiaomi ha scelto un’elaborazione dell’immagine che privilegia un look più naturale e cinematografico, senza l’iper-processing tipico dei Pixel o degli iPhone. Questo significa che le foto sono ricche di dettagli, con contrasti marcati e colori meno artificiali, ma anche che a volte servono ritocchi manuali per ottenere il massimo.
Lo zoom periscopico da 200MP è la vera rivoluzione. Non solo offre immagini nitide fino a 10x, ma permette anche di ottenere un bokeh naturale, simile a quello delle fotocamere professionali. In condizioni di luce ottimale, i risultati sono incredibili. Anche a 30x lo scatto rimane utilizzabile, mentre oltre questa soglia si nota un forte intervento software con sharpening aggressivo.
In condizioni di scarsa luce lo Xiaomi ha fatto progressi, ma non ha ancora superato Apple e Samsung. La modalità notte sfrutta il sensore da 1 pollice per catturare molta luce, e in ambienti urbani i risultati sono spettacolari. Tuttavia, in scene con sorgenti luminose dirette, il telefono fatica a gestire i riflessi, specialmente nel nuovo teleobiettivo da 200MP, che mostra un po’ di flare e aberrazione cromatica.
Ho testato il 15 Ultra in diverse situazioni: fotografia di viaggio, ritratti, food photography e street photography. In ogni caso, mi ha stupito per la qualità d’immagine, specialmente nei ritratti a media distanza. È un telefono che va usato con criterio, perché l’elaborazione più “pura” significa che non sempre il primo scatto sarà perfetto. Se sei un fotografo o un creator, questo è un plus. Se vuoi qualcosa che scatti bene al primo colpo senza toccare nulla, un iPhone potrebbe essere ancora superiore.
Videomaking: Xiaomi 15 Ultra Può Sfidare Davvero l’iPhone 16 Pro?
Se c’è un settore in cui gli iPhone hanno sempre dominato, è quello della registrazione video. Apple ha costruito un ecosistema perfetto per filmmaker e content creator, con un’elaborazione stabile, colori accurati e una gestione del movimento impeccabile. Ma Xiaomi 15 Ultra può davvero competere?
La risposta breve è: sì, ma con qualche riserva. Ecco le sue specifiche video:
8K a 30 fps → per una risoluzione incredibile, ma poco pratica per la maggior parte degli utenti.
4K a 120 fps → ideale per slow-motion fluidi e dettagliati.
LOG e ACES (Academy Color Encoding System) → finalmente un’alternativa seria al ProRes di Apple.
Stabilizzazione OIS + EIS → migliorata rispetto al 14 Ultra, ma ancora un passo indietro rispetto a Apple.
Modalità manuale avanzata con focus peaking e zebra lines → per chi vuole un controllo totale.
Xiaomi 15 Ultra registra video con un look più naturale e cinematografico, grazie al lavoro con Leica e alla possibilità di girare in LOG. Questo significa che i video offrono più gamma dinamica e possono essere corretti in post-produzione per ottenere un aspetto professionale.
Il supporto a ACES (lo standard dell’Academy di Hollywood) è un enorme passo avanti per chi lavora con video in ambiente professionale. Per la prima volta, un telefono Android può inserirsi in un workflow cinematografico senza compromessi.
Tuttavia, ci sono ancora alcuni problemi:
Xiaomi 15 Ultra fatica a gestire esposizione e bilanciamento del bianco in situazioni estreme (es. controluce molto forte).
La stabilizzazione è migliorata, ma nei movimenti più bruschi l’iPhone 16 Pro Max rimane un passo avanti.
La registrazione audio è discreta, ma non eccellente. Meglio usare un microfono esterno se vuoi una qualità professionale.
Dunque meglio Xiaomi 15 Ultra o iPhone 16 Pro Max? Dipende dalle esigenze. Se cerchi il massimo della stabilizzazione e della semplicità d’uso, l’iPhone 16 Pro Max rimane la scelta migliore. Se invece vuoi più controllo manuale, registrazione in LOG e un look più cinematografico, lo Xiaomi 15 Ultra è una valida alternativa, soprattutto per chi lavora già con editing professionale.
Ho testato il 15 Ultra per vlog, travel video e riprese statiche, e la qualità è impressionante. Tuttavia, per scene molto dinamiche (es. camminate veloci o riprese d’azione) ho notato qualche limite nella stabilizzazione. La modalità LOG è incredibile per chi ama colorare i video in post-produzione, ma richiede competenze specifiche. Se non vuoi fare editing avanzato, iPhone e Samsung offrono risultati più immediati.
Display e Audio: Esperienza Visiva e Sonora all’Altezza del Prezzo?
Quando spendi oltre 1.500 euro per uno smartphone, ti aspetti un’esperienza visiva e sonora di altissimo livello. E su questo fronte, lo Xiaomi 15 Ultra offre un display spettacolare, ma con qualche piccolo compromesso nell’audio. Ecco le specifiche del display:
AMOLED LTPO da 6.73” con risoluzione 3200 x 1440 (2K).
Refresh rate variabile 1-120Hz → perfetto per fluidità e risparmio energetico.
Luminosità massima di 3.200 nit → tra i più brillanti del mercato.
Xiaomi Shield Glass 2.0 → più resistente rispetto al Gorilla Glass Victus.
Il Xiaomi 15 Ultra ha un display incredibile, con colori vibranti, contrasto perfetto e una luminosità che lo rende perfettamente visibile anche sotto la luce diretta del sole. Xiaomi ha migliorato ulteriormente la gestione del refresh rate, permettendo di passare automaticamente da 1Hz a 120Hz in base ai contenuti. Questo si traduce in un’esperienza super fluida senza sprechi inutili di batteria.
Anche nella visualizzazione di foto e video, la qualità è elevatissima. Le immagini sono dettagliate, i neri assoluti e il supporto HDR10+ e Dolby Vision rende ogni contenuto più immersivo.
Mentre per l’audio, troviamo:
Speaker stereo con Dolby Atmos → suono spaziale e più immersivo.
Separazione stereo ben definita, ma bassi un po’ carenti.
Manca il jack audio (ma ormai è la norma nei flagship).
Se il display è praticamente perfetto, l’audio lascia spazio a qualche miglioramento. Gli speaker stereo sono potenti e chiari, ma a volume massimo gli alti tendono a distorcere leggermente, e i bassi non sono profondi come su alcuni concorrenti (vedi Galaxy S25 Ultra).
Per chi guarda film o video YouTube, il suono è comunque piacevole, ma se vuoi un’esperienza veramente immersiva, meglio usare delle cuffie (soprattutto per la musica).
Ho testato il display sia all’aperto che in interni, e non ho mai avuto problemi di leggibilità. Guardare film in HDR10+su Netflix è stato un piacere, e anche in fase di editing video, la fedeltà cromatica si è dimostrata eccellente. Per quanto riguarda l’audio, ho provato diverse tracce su Spotify e YouTube Music: ottima resa sugli alti e medi, ma per i bassi profondi serve un paio di buone cuffie.
Prestazioni e Software: POtentissimo, ma con Alcuni Compromessi
Se c’è un aspetto in cui lo Xiaomi 15 Ultra eccelle senza riserve, è la potenza. Dotato del nuovo Snapdragon 8 Elite, 16GB di RAM LPDDR5X e fino a 1TB di storage UFS 4.0, questo smartphone è progettato per offrire prestazioni al top in qualsiasi scenario, dal gaming all’editing video.
L’esperienza d’uso è estremamente fluida. L’apertura delle app è istantanea, il multitasking non mostra rallentamenti e anche nelle attività più pesanti, come l’editing video in 4K o il gaming su titoli complessi come Genshin Impact e Call of Duty Mobile, il dispositivo si comporta in modo impeccabile. Il nuovo sistema di raffreddamento IceLoop Vapor Chamber dissipa bene il calore, evitando surriscaldamenti e throttling anche dopo sessioni prolungate.
Il 15 Ultra arriva con HyperOS 2.0, il successore di MIUI, basato su Android 15. Xiaomi ha affinato il sistema con un'interfaccia più pulita e ottimizzata, introducendo nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale, come l’assistenza alla scrittura, la rimozione dei riflessi nelle foto e strumenti avanzati di editing.
Tuttavia, rimangono alcuni aspetti poco convincenti:
Troppe app preinstallate, alcune delle quali non possono essere rimosse.
Menu delle impostazioni poco intuitivo, con funzioni nascoste senza motivo.
Supporto software inferiore ai competitor: Xiaomi garantisce solo 4 anni di aggiornamenti Android, mentre Samsung e Google ne offrono 7.
Dal punto di vista delle prestazioni, lo Xiaomi 15 Ultra è tra i dispositivi più veloci in circolazione. Tuttavia, HyperOS richiede un po’ di adattamento, soprattutto per chi arriva da un’interfaccia più pulita come quella di Google o Samsung. Alcuni menu risultano ridondanti e certe impostazioni base di Android sono nascoste, rendendo necessaria una configurazione iniziale più approfondita.
Batteria e Ricarica: 90W Bastano a Compensare l’Autonomia Sottotono?
Lo Xiaomi 15 Ultra monta una batteria da 5.410mAh, una capacità superiore rispetto a molti competitor, ma inferiore rispetto alla versione cinese del telefono, che arriva a 6.000mAh. La differenza è dovuta a regolamenti UE, ma il punto è un altro: quanto dura davvero questa batteria?
Nell’uso quotidiano, con un mix di social, fotografia, navigazione e streaming, lo Xiaomi 15 Ultra arriva a fine giornata, ma senza margine. Con utilizzo intenso, soprattutto registrando video in 4K o usando la modalità AI per la fotografia, la batteria scende rapidamente, costringendo a una ricarica nel pomeriggio.
In test di autonomia con schermo acceso, il telefono ha totalizzato circa 7 ore di screen-on time, un risultato discreto ma inferiore a rivali come Samsung Galaxy S25 Ultra o iPhone 16 Pro Max, che gestiscono meglio l’efficienza energetica.
Se l’autonomia è nella media, la ricarica è tra le più rapide disponibili oggi. Con un caricatore da 90W, il telefono passa da 0% a 100% in circa 50 minuti. In 30 minuti arriva già oltre il 50%, rendendolo perfetto per chi ha poco tempo a disposizione.
Supporta anche la ricarica wireless a 80W, che è tra le più veloci mai viste su uno smartphone, a patto di usare un caricatore Xiaomi compatibile.
Nelle giornate normali, la batteria tiene senza problemi. Se si usa il telefono per lavoro, video e fotografia intensiva, la durata cala sensibilmente. Fortunatamente, la ricarica rapida permette di rimetterlo in sesto in pochi minuti, annullando di fatto il problema di autonomia per chi ha accesso a un caricabatterie potente.
XIAOMI 15 ULTRA: Lo Consiglio Davvero ai Content Creator?
Lo Xiaomi 15 Ultra è senza dubbio uno dei migliori camera phone mai realizzati, con un comparto fotografico straordinario, un display eccezionale e prestazioni da top di gamma. Ma è davvero la scelta giusta per chi crea contenuti?
Perché SÌ:
Qualità fotografica eccellente con un approccio più naturale rispetto ad iPhone e Samsung.
Videografia avanzata, con registrazione in LOG e supporto ACES per chi lavora in post-produzione.
Prestazioni top, perfetto per multitasking, editing e gestione di file pesanti.
Ricarica ultra veloce, che compensa un’autonomia non straordinaria.
Perché NO:
Modulo fotocamera ingombrante e design poco armonioso.
HyperOS richiede adattamento e ha ancora qualche limitazione rispetto ad Android stock.
Autonomia discreta ma inferiore ai competitor, soprattutto sotto stress.
Verdetto Finale
Se il tuo obiettivo è avere il miglior smartphone per fotografia e videografia, lo Xiaomi 15 Ultra è un’ottima scelta. Se invece cerchi un’esperienza più bilanciata, con software più pulito e un’autonomia superiore, ci sono alternative più affidabili.
Per i content creator e videomaker, il 15 Ultra ha il potenziale per diventare un alleato potente, ma richiede un po’ di lavoro in post-produzione per ottenere il massimo dalle immagini e dai video. Se sei disposto a fare quel passo in più, difficilmente troverai di meglio.