GoPro Max 2 Recensione: 8K, Limiti e Confronto con Insta360 X5 e DJI Osmo 360

Possiamo ancora considerare GoPro rilevante nel mercato attuale? È la domanda che mi sono posto finché non ho messo le mani sulla Max 2. Dopo anni di innovazioni timide e prodotti che sembravano rincorrere il mercato più che guidarlo, GoPro torna finalmente nel settore delle action cam 360 con una proposta che potrebbe davvero cambiare le carte in tavola.

Ma lo fa davvero?

Ho testato la GoPro Max 2 per settimane: l’ho portata in bici al tramonto, l’ho montata sul casco durante escursioni in montagna, l’ho usata per riprese notturne in città. Volevo capire se potesse competere con riferimenti del settore come Insta360 X5 e DJI Osmo 360, oppure se fosse l’ennesimo tentativo disperato di un brand in affanno.

La risposta? Non è così semplice. La Max 2 è brillante in alcuni scenari e sorprendentemente deludente in altri. Ha qualità indiscutibili, ma anche limiti evidenti che potrebbero spingerti a guardare altrove. E voglio raccontarti tutto, senza filtri o giri di parole.

Se non mi conosci, il mio nome è Giuliano Di Paolo. Da oltre 10 anni lavoro come filmmaker, fotografo e content creator, collaborando con brand internazionali e creando contenuti tra Italia, Asia e il resto del mondo.

Le action cam 360 sono strumenti che fanno parte del mio lavoro quotidiano: mi servono per documentare viaggi, progetti creativi ed esperienze immersive. Questa recensione nasce da un uso reale, non da test di laboratorio.

Se sei pronto, mettiti comodo: iniziamo.

 

GoPro Max 2 – Scheda Essenziale

Tipo: Action cam 360

Sensore: Dual sensor per riprese sferiche

Video: 8K 30fps / 5.6K 60fps / 4K 100fps (360°)

Stabilizzazione: Integrata con HorizonLock avanzato

Impermeabilità: Fino a 5 metri (senza housing)

Display: Touchscreen 1.82" posteriore

Audio: 6 microfoni integrati con audio direzionale

Lenti: Sostituibili senza attrezzi

Supporti: Finger GoPro / filettatura treppiede / aggancio magnetico

GPS: Integrato

Memoria: microSD (non inclusa, nessuna memoria interna)

Batteria: 1.960mAh (circa 1h di registrazione 8K)

Peso: 195g

Prezzo: €519

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Costruzione e Design — Robusta, Pratica, Ma Con Un Difetto Fastidioso

La Max 2 si presenta con un corpo squadrato e compatto, rivestito in plastica resistente con accenti blu del logo GoPro. Non è elegante come potrebbe esserlo una Insta360 X5, ma trasmette solidità. È costruita per durare, per essere lanciata nello zaino, montata su un casco, attaccata a una bici senza troppi pensieri.

Impermeabile fino a 5 metri senza housing aggiuntiva, la Max 2 può affrontare pioggia, schizzi e brevi immersioni. Non è il massimo per diving serio (GoPro promette un accessorio housing per quello), ma per l'uso quotidiano va più che bene. E poi c'è quella feature geniale: le lenti sostituibili senza attrezzi.

Chiunque abbia mai usato una camera 360 sa quanto siano vulnerabili quelle lenti che sporgono dal corpo. Un urto, una caduta, e ti ritrovi con un graffio che rovina tutto. GoPro ha risolto il problema rendendo le lenti completamente removibili a mano. Basta una leggera rotazione e via, puoi sostituirle in pochi secondi. Fantastico sulla carta.

Ma c'è un problema che ho riscontrato: condensa interna. Passando da ambienti chiusi a esterni, ho notato più volte della condensa formarsi dentro le lenti, influenzando la qualità dell'immagine. L'unico modo per risolverlo è rimuovere la lente, pulirla con un panno in microfibra, e rimontarla. Fastidioso. Non è qualcosa che ho mai sperimentato con altre cam 360, e sospetto sia legato proprio al design removibile delle lenti.

I controlli sono semplicissimi: due pulsanti gommati (uno per accensione/cambio modalità, l'altro per registrare) e un touchscreen luminoso da 1.82 pollici per tutto il resto. L'interfaccia è intuitiva, anche per chi non è abituato a GoPro. In pochi minuti sei operativo.

La Max 2 supporta tre sistemi di montaggio: i classici finger GoPro (compatibili con centinaia di accessori esistenti), una filettatura treppiede standard, e il nuovo aggancio magnetico GoPro. Versatilità massima, che la rende adatta a qualsiasi scenario.

Piccola, leggera, robusta. Ma quella condensa mi ha davvero infastidito.

 

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Qualità Video — Eccellente di Giorno, Deludente di Notte

GoPro insiste sul fatto che la Max 2 registra "true 8K", a differenza di competitor che secondo loro gonfiano i numeri. Non entro nel tecnicismo, ma posso dirti questo: di giorno, la Max 2 produce filmati eccellenti.

Colori vivaci, distorsione minima, stitching automatico efficace, rimozione del bastone per selfie impeccabile. La color science di GoPro è leggermente più satura e contrastata rispetto ad Insta360 o DJI, ma funziona bene per contenuti social e video dinamici. È il tipo di immagine che non ha bisogno di editing pesante per risultare pubblicabile.

Puoi registrare in 8K 30fps, 5.6K 60fps (ideale per slow motion 2x), o 4K 100fps (per slow motion ancora più spinti). Il bitrate massimo è 120Mbps (o 300Mbps con GoPro Labs), e puoi scegliere tra profilo colore standard o GP-Log per grading in post.

Ho provato GP-Log, ma al momento della scrittura GoPro non ha ancora rilasciato una LUT ufficiale, quindi il grading è stato più complicato del necessario. Quando sarà disponibile, le cose dovrebbero migliorare parecchio.

Ma ecco il problema: di notte, la Max 2 crolla. Sia Insta360 X5 che DJI Osmo 360 hanno modalità dedicate per scarsa illuminazione che producono risultati utilizzabili anche dopo il tramonto. La Max 2? Rumore, immagini sbavate, dettagli persi. Non è nemmeno paragonabile.

Se i tuoi contenuti includono riprese notturne, scene al chiuso con poca luce, o situazioni di illuminazione difficile, la Max 2 probabilmente non è la scelta giusta. Se invece lavori principalmente in daylight, è difficile battere la sua qualità d'immagine.

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Software e Workflow — Funzionale, Ma Non All'Altezza della Concorrenza

La GoPro Max 2 non ha memoria interna, quindi tutto viene salvato su microSD e trasferito all'app Quik (mobile) o GoPro Player (desktop) per editing. Quik è abbastanza solida: puoi ricomporre i video 360 con keyframe manuali o tracking oggetti assistito dall'AI, modificare le impostazioni dell'immagine, e esportare direttamente sui social.

GoPro Player, invece, supporta keyframe ma non il tracking AI o la regolazione avanzata dell'immagine. GoPro promette anche una nuova funzione denoise, ma sul mio MacBook Air M2 era disattivata perché la macchina non era abbastanza potente. Inoltre, plugin per Adobe Premiere e DaVinci Resolve sono in arrivo entro fine 2025, il che migliorerà il workflow per chi lavora in post-produzione seria.

Ma qui sta il punto: Insta360 ha un ecosistema software anni luce avanti. L'app Insta360 è più intuitiva, più ricca di feature creative, più rapida nell'editing. DJI non è da meno. GoPro funziona, ma ti fa sentire che stai usando strumenti del passato.

Se sei già dentro l'ecosistema GoPro e hai un abbonamento attivo, probabilmente non sarà un problema. Ma se parti da zero, il software di Insta360 ti farà risparmiare tempo e frustrazione.

Un punto a favore: la Max 2 ha GPS integrato, cosa che né Insta360 X5DJI Osmo 360 offrono senza moduli esterni. Se il geotagging è importante per te, questo è un vantaggio concreto.

 

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Autonomia e Gestione Termica — Buona Batteria, Ma Il Surriscaldamento È Reale

La batteria da 1.960mAh offre circa un'ora di registrazione continua in 8K 30fps. Non male, considerando la risoluzione e il bitrate. Ma c'è un problema: la Max 2 si scalda. Parecchio.

Durante i test indoor a temperatura ambiente, si è spenta automaticamente per surriscaldamento dopo circa 30 minuti di registrazione 8K continua, e dopo quasi 58 minuti in 5.6K. All'aperto, in una giornata autunnale fresca, le cose migliorano, ma la tendenza al surriscaldamento resta.

Se prevedi lunghe sessioni di registrazione, dovrai fare pause o investire in batterie extra. Non è un dealbreaker, ma è qualcosa da tenere a mente.

L'audio, invece, è un'arma a doppio taglio. La Max 2 ha sei microfoni integrati con audio direzionale, più di Insta360 X5 e DJI Osmo 360. In condizioni ottimali, l'audio è buono. Ma quando il vento si alza, la riduzione del rumore integrata non basta. GoPro suggerisce l'uso di AirPods o auricolari Bluetooth come input wireless, ma la soluzione migliore sarebbe un microfono wireless dedicato stile DJI Mic (che però non è ancora disponibile).

 
 

GoPro Max 2 vs Insta360 X5 vs DJI Osmo 360

GoPro Max 2 vs Insta360 X5 vs DJI Osmo 360
8K 360 Stabilizzazione Mobile Workflow

Tre filosofie, un’unica missione: raccontare l’azione a 360°. Qui sotto non trovi solo specifiche, ma scenari reali per scegliere la camera giusta in base a come vivi l’avventura.

GoPro Max 2

Per chi vuole “metterla ovunque” e non pensarci troppo. Corpo robusto, interfaccia semplice, lenti replaceable e ottima resa alla luce del giorno. È la classica GoPro… in versione sferica.

  • Video: 8K 360 fino a 30fps; ottimo 5.7K/4K per slow e reframe.
  • Colori: 10-bit con profilo log; daylight incisivo, low-light più “prudente”.
  • Stabilizzazione: HyperSmooth in salsa 360: linee dritte, orizzonte inchiodato.
  • Resistenza: impermeabile “out of the box”; design tosto, lenti sostituibili al volo.
  • Workflow: app Quik veloce per edit mobile e reframe social.
Quando sceglierla: giornate outdoor, bici, action diurne dove vuoi massima semplicità e ricambi lenti sempre con te.
Insta360 X5

La più “regista” del trio. Ecosistema maturo, modalità creative a raffica, ottimo comportamento in low-light. È la scelta per chi vive di editing e sperimentazione.

  • Video: 8K 360 fino a 30fps con dual sensor; 5.7K fluido per sport.
  • Modalità: PureVideo per notturni, HDR aggressivo, time-lapse, bullet time.
  • Audio: set profili e supporto a microfoni/remote dedicati.
  • Resistenza: costruzione solida; ottima gestione termica.
  • Software: suite mobile/desktop tra le migliori per AI editing e reframe.
Quando sceglierla: city-night, travel creativi, storytelling con forte post-produzione.
DJI Osmo 360

La qualità d’immagine “pura”. 8K fino a 50fps, 10-bit e profili log: se ami il color grading e i contrasti duri, questa parla la tua lingua.

  • Video: 8K 360 fino a 50fps; still 360 fino a ~120MP.
  • Color: 10-bit (D-Log M) per massima lavorabilità in post.
  • Stabilizzazione: RockSteady solida; tracking e tool “pro” in app DJI.
  • Batteria: autonomia molto buona a 8K/30p; storage interno + microSD.
  • Workflow: app Mimo/Studio ormai matura, integrazione con ecosistema DJI.
Quando sceglierla: color-driven projects, riprese ad alto contrasto, montaggi pro con grading spinto.
🚴‍♂️ Bici al tramonto
Max 2 è immediata e robusta: monti, registri, pubblichi. Se vuoi più dinamica in controluce, Osmo 360 in 10-bit ti regala margine in color.
🌃 Notturni in città
Insta360 X5 con PureVideo riduce rumore e tiene insieme luci e ombre. Se serve flessibilità cromatica estrema, Osmo 360 (10-bit) è una garanzia.
🏞️ Hiking & travel
Max 2 vince per semplicità e lenti sostituibili “on the go”. X5 ti dà più modalità creative per vlog e storytelling del viaggio.
Se vuoi zero frizioni: GoPro Max 2. È la più “plug & play”.
Se vivi in post-produzione: DJI Osmo 360 (8K/50p + 10-bit).
Se vuoi il pacchetto “creativo” completo: Insta360 X5.

*Le specifiche possono variare per firmware/profili. Questo box nasce da uso reale + dati ufficiali.

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GoPro Max 2 — Giuliano's Verdict

★★★☆☆ (6.5/10)

Dopo settimane di utilizzo intenso, la mia opinione sulla Max 2 è questa: è una camera che fa bene alcune cose, ma non abbastanza per giustificare il prezzo (se non sei già un fan di GoPro).

Esperienza Creativa: ★★★☆☆ (6/10)

Semplice da usare, robusta, versatile nei montaggi. Ma il software è limitato, il surriscaldamento è un problema, e la condensa nelle lenti è fastidiosa.

Qualità Tecnica: ★★★★☆ (7.5/10)

L'8K di giorno è eccellente, tra i migliori sul mercato. Ma di notte crolla, e questo limita parecchio le possibilità creative.

Design & Ergonomia: ★★★★☆ (7.5/10)

Corpo robusto, lenti sostituibili senza attrezzi, tre sistemi di montaggio. Ma la condensa interna e il display non eccezionale abbassano il punteggio.

Valore/Prezzo: ★★★☆☆ (6/10)

A €519, la Max 2 costa meno della Insta360 X5 ma più della DJI Osmo 360. Considerando i limiti software e le performance in low-light, non è il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.

Cosa ho apprezzato

La qualità 8K di giorno: nitida, colori vividi, pronta per la pubblicazione

Le lenti sostituibili senza attrezzi: geniale per chi usa la cam intensamente

La semplicità d'uso: controlli minimali, interfaccia chiara

Il GPS integrato: comodo per il geotagging senza accessori esterni

La robustezza: impermeabile, resistente, pronta per l'avventura

Cosa mi ha limitato

Le performance in low-light: non competitive con Insta360 e DJI

Il software di editing: funzionale ma limitato rispetto alla concorrenza

La condensa nelle lenti: fastidiosa e imprevedibile

Il surriscaldamento: problematico in registrazioni prolungate

Nessuna memoria interna: devi sempre portarti dietro microSD

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Leggi la mia review: DJI Osmo 360 vs Insta360 X5 — Qual è la Migliore Camera 360?

 

Vale la Pena Comprare la GoPro Max 2?

Comprala se...

  • Sei già dentro l'ecosistema GoPro e hai supporti, abbonamenti, accessori. La Max 2 si integra perfettamente e ti farà sentire a casa.

  • Giri principalmente di giorno, in esterni, in buone condizioni di luce. In questi scenari, la Max 2 batte quasi chiunque.

  • Apprezzi la semplicità e non vuoi perdere tempo a imparare software complessi. La Max 2 è plug-and-play.

Non comprarla se...

  • Lavori spesso in low-light, interni, situazioni di scarsa illuminazione. Insta360 X5 e DJI Osmo 360 sono superiori.

  • Vuoi il miglior software di editing disponibile. Insta360 vince a mani basse.

  • Non sei disposto a gestire condensa nelle lenti e surriscaldamento occasionale.

Alternative da Considerare

Insta360 X5: più costosa, ma con software eccellente, migliori performance in low-light, e un ecosistema creativo più avanzato. La scelta per chi vuole il massimo controllo creativo.

DJI Osmo 360: più economica della Max 2, con memoria interna, buone prestazioni notturne, e un'app solida. Ottima per chi vuole un buon compromesso qualità/prezzo.

 

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