MacBook Pro M5 (Recensione): Stesso Design, Potenza Devastante
Quando Apple lancia un nuovo chip, il mondo tech trattiene il respiro. Questa volta parliamo del MacBook Pro 14" con chip M5 — un aggiornamento che sulla carta sembra modesto, ma che nasconde miglioramenti impliciti e devastanti per chi lavora con contenuti pesanti, intelligenza artificiale e progetti creativi complessi.
Te lo dico subito: non è una rivoluzione estetica. Non troverai nuovi colori, design ripensato o porte aggiuntive. È lo stesso MacBook Pro dell'anno scorso, ma con un motore completamente ridisegnato sotto il cofano. E se vieni da un M4, puoi stare tranquillo — questo upgrade non ti cambierà la vita. Ma se arrivi da un modello Intel o da un M1, questo è il salto che stavi aspettando.
Nei giorni in cui l'ho testato — tra editing video in 4K, rendering 3D, export massicci e sessioni di AI generativa — ho capito una cosa semplice: Apple non sta più inseguendo i numeri. Sta costruendo macchine per chi crea, pensate per durare, per resistere a flussi di lavoro brutali senza battere ciglio.
Perché leggere questa recensione
Se non mi conosci, il mio nome è Giuliano Di Paolo e lavoro professionalmente come filmmaker, fotografo e content creator da oltre 10 anni, collaborando con brand internazionali e producendo contenuti in giro per il mondo. Ho usato praticamente ogni generazione di MacBook Pro dal 2015 a oggi, e so riconoscere quando un upgrade vale davvero la pena.
All’interno di giulianodipaolo.com prendiamo molto seriamente ogni prodotto che recensiamo. Non accettiamo sponsorizzazioni, ne inserzioni a pagamento. Quello che leggerai nelle prossime righe è pura esperienza sul campo, distillata in parole semplici per aiutarti a comprendere meglio la tecnologia di oggi.
Apple MacBook Pro 14 M5
- Prestazioni elevate e silenziose
- Autonomia tra le migliori
- Display Liquid Retina XDR eccellente
- Upgrade modesto vs M4
- Prezzo elevato
- Space Black soggetto a impronte
- Chip: Apple M5 (10-core CPU, 10-core GPU, 16-core Neural Engine)
- Memoria: 16/24/48GB unificata
- Archiviazione: SSD 512GB–4TB
- Display: 14,2" Liquid Retina XDR, picco HDR 1600 nit
- Porte: 3× Thunderbolt 4, HDMI, SDXC, Jack 3,5mm, MagSafe 3
- Autonomia: fino a 24 h video / 15 h web
- Peso: 1,55 kg
MacBook Pro M5: Stesso Design, Cuore Completamente Nuovo
Partiamo dalle basi: esteticamente, questo MacBook Pro è identico all'M4. Stesso corpo in alluminio, stesse dimensioni (31,26 x 22,12 x 1,55 cm), stesso peso (1,55 kg nella configurazione base). Le colorazioni disponibili restano due: Nero Siderale e Argento. Nessuna novità cromatica, nessun esperimento di design.
Ma questo non è necessariamente un male. Il design attuale del MacBook Pro 14" è funzionale, elegante, essenziale — tutto quello che serve per lavorare sul serio. La scocca è robusta, la distribuzione del peso perfetta, l'ergonomia studiata per sessioni lunghe. Apple ha imparato la lezione degli anni passati: quando un design funziona, non serve stravolgerlo ogni anno.
Le porte rimangono invariate: tre Thunderbolt 4, uno slot SDXC, un jack audio da 3,5 mm, HDMI e il MagSafe 3 per la ricarica magnetica. Quella terza porta Thunderbolt — introdotta l'anno scorso sul modello base — continua a essere una benedizione per chi lavora con monitor esterni, hard disk e periferiche multiple.
Il vero cambiamento è tutto interno. Il chip M5 rappresenta il prossimo passo evolutivo nell'architettura Apple Silicon, con miglioramenti mirati su AI, GPU e velocità di memoria. Non un redesign totale, ma un affinamento strategico delle aree che contano davvero per i professionisti creativi.
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Chip M5: L'Intelligenza Artificiale Prende il Controllo
Qui è dove le cose si fanno davvero interessanti. Il chip M5 non è solo "più veloce" — è stato ripensato attorno all'intelligenza artificiale. La novità più rilevante? I Neural Accelerator integrati in ogni singolo core della GPU.
Questo significa che ogni volta che lanci un'operazione AI — che sia upscaling video, denoise audio, generazione di immagini o elaborazione di modelli linguistici — la GPU non sta solo "aiutando". Sta accelerando attivamente il processo con hardware dedicato. Apple dichiara un miglioramento fino a 3,5x nelle performance AI rispetto all'M4, e fino a 6x rispetto all'M1.
In termini pratici, se usi Topaz Video AI per l'upscaling, Adobe Enhance Speech per pulire l'audio dei tuoi podcast, o Draw Things per generare immagini, vedrai differenze tangibili. I modelli linguistici locali girano più fluidi, le operazioni di rendering basate su AI si completano più velocemente, e tutto questo avviene on-device — senza dipendere dal cloud.
La CPU resta una 10-core (4 performance + 6 efficiency), identica all'M4 in architettura. Ma i miglioramenti nel processo produttivo a 3nm di terza generazione hanno permesso ad Apple di spremere più performance dallo stesso numero di core. Il Neural Engine a 16-core è stato ottimizzato per lavorare in sinergia con i Neural Accelerator della GPU, creando un sistema integrato che gestisce carichi AI in maniera incredibilmente efficiente.
La memoria unificata passa a una banda di 153 GB/s, un aumento del 27% rispetto ai 120 GB/s dell'M4. Questo si traduce in un accesso più rapido ai dati per CPU, GPU e Neural Engine — fondamentale quando lavori su progetti pesanti con file RAW da 50MP o timeline 4K multistream.
Prestazioni Reali: Benchmark e Test sul Campo
I numeri sulla carta dicono una cosa, ma quello che conta è come questa macchina si comporta quando devi consegnare un progetto (entro una data specifica).
Ho fatto girare i benchmark standard — Geekbench 6, Cinebench 2024, PugetBench per Premiere Pro, Photoshop e DaVinci Resolve. I risultati mostrano guadagni che vanno dall'8% al 33% a seconda del tipo di workload. In Geekbench 6, l'M5 segna 4208 punti in single-core e 17948 in multi-core — un balzo rispetto ai 3807 e 15606 dell'M4.
Ma è su PugetBench per Premiere Pro che il salto si fa sentire: 71122 punti contro i 53534 dell'M4 — un incremento del 33%. Questo significa export più veloci, playback più fluido, effetti in tempo reale senza stutter.
Nella mia esperienza quotidiana, ho notato la differenza soprattutto in tre aree:
Export video 4K: Un progetto da 15 minuti in Premiere Pro con grading colore, effetti e transizioni — che sull'M4 richiedeva circa 8 minuti — sull'M5 si completa in meno di 6 minuti. Non una rivoluzione, ma quando esporti decine di video a settimana, quei minuti si sommano.
AI upscaling in Topaz: Upscalare un clip 1080p a 4K con AI — operazione che uso spesso per recuperare vecchi footage — è passato da 45 secondi a 30 secondi per 10 secondi di video. Qui i Neural Accelerator fanno la differenza.
Modelli linguistici locali: Girare Llama 3 in LM Studio è più fluido, con risposte più rapide e meno latenza. Se usi AI per generare script, caption o contenuti, questo si sente.
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SSD Raddoppiato: Più Velocità, Meno rumore
Uno degli upgrade meno pubblicizzati ma più impattanti di questo MacBook Pro M5 è l'SSD. Apple ha raddoppiato la velocità di lettura/scrittura su tutti i tagli — dal 512GB base fino al 4TB.
Nel mio modello da 1TB, ho registrato velocità sequenziali di 7049 MB/s in lettura e 7317 MB/s in scrittura con AmorphousDiskMark. L'M4 con lo stesso taglio si fermava a circa 3253 MB/s in lettura e 3393 MB/s in scrittura. Più del doppio.
Cosa significa in pratica? Apertura istantanea di librerie Lightroom con migliaia di RAW. Import di file pesanti senza attese. Export di progetti Premiere senza colli di bottiglia. Quella sensazione di fluidità che ti fa dimenticare di stare lavorando su file da gigabyte.
Se lavori con video 4K ProRes, librerie di foto in RAW o progetti 3D con texture massicce, questo upgrade da solo vale una parte significativa del prezzo. È uno di quei miglioramenti che non noti subito, ma che ti accorgi di aver dato per scontato dopo pochi giorni.
Autonomia e Gestione Termica: Eccellenza Consolidata
Qui il MacBook Pro M5 continua a brillare. Apple dichiara fino a 24 ore di riproduzione video o 15 ore di navigazione wireless — numeri che nella pratica si confermano solidi.
Nelle mie prove — una giornata tipo di lavoro con Slack, Chrome, Google Docs, Lightroom Classic e sessioni di editing in Premiere — la batteria è durata circa 9 ore di utilizzo continuativo. Non 24, ma comunque eccellente per un portatile con questo livello di performance.
La gestione termica è silenziosa e efficiente. Anche sotto carico pesante — rendering 3D, export video, AI processing — la scocca rimane appena tiepida e le ventole si sentono solo in condizioni estreme. La maggior parte del tempo, questa macchina è completamente silenziosa.
Questa è la vera magia dell'architettura Apple Silicon: performance brutali senza compromettere efficienza, calore o rumore. È il tipo di esperienza che ti fa dimenticare di avere un computer potente tra le mani — funziona, e basta.
Gaming su Mac: Ancora un Sogno a Metà
Ok, parliamoci chiaro: il Mac non è una console da gaming. E nonostante Apple continui a spingere il gaming nei suoi keynote, la realtà è che questa macchina non è pensata per quello.
Abbiamo testato Cyberpunk 2077 — ormai completamente supportato su macOS — e i risultati sono... misti. Con il preset "For this Mac" ottimizzato da Apple, il gioco gira a 1800 x 1125 pixel con framerate bloccato a 30fps. Giocabile, stabile, ma lontano dall'esperienza che ti aspetti su un laptop da quasi 2000€.
Disabilitando V-sync, il framerate sale a una media di 48fps — meglio dei 40fps dell'M4, ma ancora insufficiente per un titolo del 2020. A confronto, un Asus ROG Zephyrus G14 con RTX 5060 raggiunge 70fps a 1920 x 1200 con preset Ultra — più del doppio.
In parole povere: se vuoi giocare seriamente a titoli AAA, comprati un PC Windows o una console. Il MacBook Pro eccelle in tutto il resto — editing, rendering, produzione — ma il gaming resta un'esperienza compromessa.
Detto questo, giochi indie come Hollow Knight: Silksong o Hades II girano perfettamente, e sono esperienze fantastiche. Ma per quelli basta anche un MacBook Air.
Dovresti comprare MacBook Pro M5?
Sì, se
- Arrivi da Mac Intel o M1/M2 — il salto di potenza e autonomia è reale e percepibile.
- Lavori con AI, video 4K, foto RAW e cerchi un flusso di lavoro rapido e fluido.
- Vuoi un portatile affidabile e performante con autonomia che dura giornate intere.
- Cerchi un investimento a lungo termine per la tua produttività (5+ anni di solidità).
- Sei studente creativo o professionista in mobilità e vuoi uno strumento versatile.
No, se
- Hai già un MacBook Pro M4: l’upgrade non porta vantaggi sostanziali.
- Fai soprattutto Office, web, email: un MacBook Air è più che sufficiente.
- Ti serve un laptop da gaming: meglio un Windows con GPU dedicata.
- Hai un budget limitato: considera un M3 o M4 ricondizionato.
Resta sulla configurazione base 16GB / 512GB. È la scelta ideale per il 90% degli utenti e ti permette di investire il budget rimanente in strumenti che potenziano davvero il tuo lavoro creativo — lenti, microfoni, luci o accessori per migliorare la qualità dei tuoi progetti.
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MacBook Pro M5 — Giuliano's Verdict
★★★★☆ (8/10)
Dopo averlo testato intensamente posso dirti che il MacBook Pro M5 è un'evoluzione intelligente, che ti conquista usandolo e dimostrandoti affidabilità. Ti semplifica il lavoro. Ti toglie pensieri. E in certi momenti sembra quasi anticipare quello che vuoi fare.
Esperienza Creativa: ★★★★★ (9/10)
Questa macchina è pensata per chi crea. L'integrazione tra chip, sistema operativo e software è senza pari. Tutto scorre, tutto funziona, tutto è dove ti aspetti che sia.
Qualità Tecnica: ★★★★☆ (8/10)
Performance eccellenti, ma il gaming resta un punto debole. Per tutto il resto — video, foto, AI, rendering — è ai vertici della categoria.
Design & Ergonomia: ★★★★☆ (8/10)
Design collaudato, tastiera perfetta, trackpad eccezionale. Avrei apprezzato almeno un nuovo colore per distinguere questa generazione.
Valore/Prezzo: ★★★★☆ (7.5/10)
Costa meno di un M4 Pro ma offre performance vicine per molti workflow. Ottimo rapporto per chi cerca il massimo senza spendere 3000€+.
Cosa ho apprezzato
🟢 Performance AI devastanti: i Neural Accelerator cambiano tutto per chi lavora con AI
🟢 SSD raddoppiato: import, export e apertura file istantanei
🟢 Autonomia solida: una giornata intera senza ricaricare
🟢 Silenziosità assoluta: anche sotto carico pesante, nessun rumore
🟢 Display Liquid Retina XDR: colori perfetti, contrasto infinito, ideale per grading
Cosa mi ha limitato
⭕ Design identico all'M4: zero novità estetiche
⭕ Gaming ancora compromesso: se vuoi giocare, guarda altrove
⭕ Upgrade costosi: ogni GB di RAM o SSD extra ti avvicina al M4 Pro
⭕ Nessuna porta Thunderbolt 5: una mancanza per chi pensa al futuro