Mollo tutto e cambio vita: 9 storie di nomadi digitali (e come hanno fatto davvero)
Quante volte hai pensato di mollare tutto e cambiare vita? Di svegliarti in una città nuova, aprire il tuo laptop con vista oceano e vivere viaggiando, senza più orari né capi da sopportare? Sui social sembra facile. Ma è davvero così, o è solo un sogno patinato buono per alimentare illusioni e raccogliere like?
Mi chiamo Giuliano Di Paolo, sono un content creator e nomade digitale da oltre 6 anni. Ho vissuto e lavorato tra Europa e Asia, costruendo la mia indipendenza attraverso la content creation e un digital business solido. In questi anni ho visto di tutto: chi parte senza un piano e si brucia in pochi mesi… e chi invece riesce a trasformare il viaggio in uno stile di vita sostenibile, libero e consapevole.
In questo articolo ti racconto 9 storie vere di nomadi digitali che ce l’hanno fatta. Persone che, con approcci molto diversi, sono riuscite a reinventarsi, costruire un’attività da remoto e vivere secondo le proprie regole. Scoprirai cosa ha funzionato davvero per loro, cosa evitare, e da dove puoi partire se anche tu stai pensando di cambiare rotta — ma con strategia, non con improvvisazione.
Mollare tutto non è per tutti (e non è come lo immagini)
Sui social sembra tutto facile: basta un computer portatile, una connessione Wi-Fi e il sogno diventa realtà. Ma il nomadismo digitale non è solo una questione di libertà, è anche una sfida. Viaggiare mentre lavori significa adattarti a fusi orari, gestire clienti a distanza, bilanciare entrate e uscite senza la sicurezza di uno stipendio fisso.
Non è un biglietto per una vacanza senza fine, né un modo per scappare dai problemi. Serve un piano solido, un’abilità spendibile nel mercato digitale e una gestione attenta delle proprie finanze. Senza una strategia chiara, il rischio è di trovarsi senza soldi in un paese sconosciuto, con più ansia che libertà.
Mollare tutto non significa buttarsi nel vuoto senza paracadute. Significa costruire un sistema di lavoro che ti permetta di viaggiare senza dipendere da un ufficio, senza stressarti per ogni spesa imprevista. È un equilibrio tra flessibilità e disciplina, tra sogno e pragmatismo.
Le storie che leggerai qui non sono favole da Instagram, ma esempi reali di chi ha trasformato il proprio sogno in un progetto sostenibile. Non si tratta solo di partire, ma di farlo con la giusta mentalità e gli strumenti adeguati.
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Nomadi Digitali Famosi: I Volti Italiani (e Internazionali) di una Vita in Viaggio
Gianluca Gotto – Scrivere per viaggiare (e non viceversa)
“La libertà non è fare quello che vuoi, ma sapere cosa vuoi davvero.”
A 20 anni, Gianluca Gotto si rende conto che la strada tradizionale non fa per lui. L’università e il "posto fisso" lo soffocano, così decide di lasciare tutto e partire senza certezze. Dopo mesi di lavori umili in Australia e Canada, scopre che esiste un modo per lavorare da remoto: la scrittura online.
Con costanza e strategia, trasforma la passione per la scrittura in un business. Inizia scrivendo articoli per siti di poker, poi apre il blog Mangia Vivi Viaggia, che oggi è un punto di riferimento per chi sogna di cambiare vita. Nel tempo diventa autore di libri di successo, ma il vero segreto della sua storia è che non viaggia per scappare, ma per costruire qualcosa di suo.
Nel tempo, Gianluca affina una voce unica, capace di ispirare migliaia di lettori con una narrazione profonda, personale e mai scontata. La sua è una rivoluzione silenziosa: raccontare che un’altra vita è possibile, se hai il coraggio di allontanarti da ciò che non ti appartiene e avvicinarti, un passo alla volta, a ciò che davvero conta.
Nomadic Matt – Viaggiare low-cost e trasformarlo in un business
“Non serve essere ricchi per viaggiare. Serve solo sapere come farlo.”
Quando lavora in ufficio dalle 9 alle 17, Matt Kepnes sente di sprecare il suo tempo. Un viaggio in Thailandia gli apre gli occhi: viaggiare non è un lusso per pochi, ma un’opportunità reale per chi ha le informazioni giuste. Decide così di lasciare il lavoro e dedicarsi a un progetto ambizioso: aiutare le persone comuni a viaggiare di più, spendendo meno.
Apre il blog Nomadic Matt, che in pochi anni diventa una delle piattaforme più autorevoli nel settore del viaggio indipendente. Con guide dettagliate, consigli pratici e una trasparenza rara nel mondo del travel blogging, costruisce un brand riconosciuto a livello globale. Il suo libro How to Travel the World on $75 a Day diventa un best-seller e Matt diversifica le sue entrate con corsi, prodotti digitali, affiliazioni e conferenze.
Quello che lo rende unico è l’approccio: non ti vende il sogno del viaggio come fuga, ma come abilità da coltivare. La sua forza sta nella generosità con cui condivide esperienza, fallimenti e strategie, offrendo un’alternativa concreta a chi sente di non appartenere a uno stile di vita convenzionale.
The Broke Backpacker – Iniziare senza soldi (e costruire un impero di viaggio)
“Non hai bisogno di tanti soldi per iniziare a viaggiare. Hai bisogno di coraggio, adattabilità e spirito d’avventura.”
Will Hatton parte senza un conto in banca degno di nota, ma con una convinzione incrollabile: si può esplorare il mondo anche con pochissimo, se sei disposto a rinunciare al comfort e a sporcarti le mani. Inizia facendo autostop, dormendo in tenda, lavorando nei campi o negli ostelli in cambio di vitto e alloggio. Ogni esperienza viene documentata sul suo blog The Broke Backpacker, che nel tempo si trasforma in un faro per chi vuole viaggiare ultra-low budget.
Quel diario di bordo si evolve in un vero ecosistema imprenditoriale: corsi online, partnership, un’agenzia di viaggi, un ostello in Pakistan, collaborazioni internazionali. Will dimostra che non è la mancanza di risorse a fermarti, ma la mancanza di iniziativa. Non si limita a raccontare una vita fuori dagli schemi: la costruisce, giorno dopo giorno, con resilienza e visione.
Il suo percorso è crudo, reale, senza filtri. È il manifesto di chi non aspetta di avere tutto per iniziare, ma inizia con ciò che ha — e strada facendo, crea molto di più di quanto avrebbe mai immaginato.
Wildflowermood – Da un viaggio in solitaria a un brand globale
“Mi dicevano: ‘È pericoloso, sei una donna da sola’. Ma io sentivo che quella era la mia strada.”
Dopo la laurea in marketing, Francesca Ruvolo capisce che una vita fatta di uffici, routine e sicurezza apparente non fa per lei. Parte per un viaggio in solitaria in Messico e scopre che non solo può cavarsela, ma può fiorire proprio nel momento in cui si concede di essere libera, autentica e indipendente.
Con sensibilità estetica e uno storytelling empatico, trasforma quella scelta personale in un linguaggio visivo riconoscibile. Nasce Wildflowermood, non un semplice travel blog, ma un brand capace di unire spiritualità, sostenibilità e femminilità in chiave moderna. I suoi contenuti parlano di viaggi, ma anche di crescita interiore, minimalismo e autodeterminazione.
Nel tempo Francesca costruisce una community internazionale, guadagnandosi la fiducia di migliaia di persone su YouTube, Instagram e Pinterest. Il suo lavoro diventa sostenibile grazie a collaborazioni con brand etici, affiliazioni e contenuti digitali. Ma la vera forza del suo progetto è questa: non promuove una destinazione, promuove uno stile di vita. Uno in cui essere fedeli a se stessi è il primo atto di coraggio.
Dario Vignali – Costruire un business digitale scalabile per vivere ovunque
“La vera libertà non arriva dal lavorare da remoto, ma dal costruire un sistema che lavora anche quando tu non lo fai.”
Già da giovanissimo, Dario Vignali intuisce che la libertà non si conquista con un lavoro freelance o con qualche mese di smart working da Bali. Capisce che l’unico modo per viaggiare senza limiti – senza perdere impatto e controllo – è costruire un business indipendente, automatizzato e scalabile. Da questa visione nasce Marketers, una delle community digitali più attive in Italia.
Attraverso corsi, mentorship, contenuti educativi e un ecosistema di strumenti digitali, Marketers diventa il punto di riferimento per migliaia di imprenditori, creator e liberi professionisti. La mission è chiara: aiutare le persone a creare business online che permettano di vivere e lavorare ovunque, ma con metodo e visione.
Oggi Dario vive tra diverse città del mondo, mentre guida la sua azienda da remoto grazie a processi ben strutturati, team distribuiti e sistemi di vendita automatizzati. Il suo percorso dimostra che il nomadismo digitale non è solo una questione di lifestyle, ma di leadership, delega e architettura del proprio tempo.
Giuliano Di Paolo – Creatività nomade con visione imprenditoriale
“La creatività non è un hobby, è un asset. E se la strutturi bene, può portarti ovunque.”
Non tutti i nomadi digitali lavorano da una scrivania con il laptop davanti e le cuffie nelle orecchie. Giuliano Di Paolo ha scelto un’altra via: quella della content creation come mezzo per viaggiare, ispirare e costruire un business sostenibile. Fotografo e filmmaker professionista, ha saputo evolversi in un vero e proprio media brand indipendente, trasformando le sue competenze in un ecosistema scalabile fatto di video, blog, corsi e partnership internazionali.
Il suo focus è sempre stato chiaro: raccontare storie visivamente potenti e aiutare altri creator a fare lo stesso. Attraverso il blog giulianodipaolo.com, il canale YouTube e corsi come Creator Mastery, mostra come creare contenuti che non solo ispirano, ma monetizzano in modo strategico e consapevole.
Oggi Giuliano continua a viaggiare tra Europa e Asia, portando avanti il suo progetto con una visione imprenditoriale solida e un messaggio chiaro: la libertà creativa non nasce dal caos, ma dalla struttura. Il suo percorso è la dimostrazione che anche il lavoro visivo – se gestito con strategia digitale e un personal brand forte – può diventare una vera carriera nomade, libera dai vincoli e ricca di impatto.
Colin Wright – Minimalismo e libertà totale
“Possiedo solo ciò che entra in una valigia. E nient’altro mi serve per sentirmi libero.”
Per molti il nomadismo digitale è un modo per lavorare da remoto. Per Colin Wright, è una dichiarazione esistenziale. Nel 2009 vende tutto ciò che possiede, riduce la sua vita a un bagaglio a mano e inizia a trasferirsi ogni quattro mesi in un paese diverso, lasciando che siano i suoi lettori a decidere la prossima destinazione.
Colin costruisce la sua libertà attraverso la scrittura, il design e la produzione di contenuti che parlano di crescita personale, anticonformismo e filosofia minimalista. Non si limita a viaggiare: mette in discussione il concetto stesso di possesso, identità e stabilità. Il suo modello di business è leggero ma funzionale: pubblica libri autoprodotti, tiene conferenze, crea podcast e vive con intenzionalità radicale.
Oggi continua a scrivere e a viaggiare con lo stesso spirito di quando ha iniziato, ispirando migliaia di persone a non chiedersi solo dove vogliono andare, ma cosa sono disposte a lasciare per arrivarci. Il suo percorso è una provocazione lucida: la vera ricchezza non è quanta libertà hai, ma quanto poco ti serve per sentirti davvero libero.
Sorelle Amore – Creatività radicale al servizio della libertà
“Non volevo solo viaggiare. Volevo creare arte, vivere secondo i miei valori e dimostrare che è possibile.”
Sorelle Amore non parte per fuggire da qualcosa, ma per cercare una vita in sintonia con la sua identità profonda. Dopo anni passati a rincorrere lavori insoddisfacenti, decide di trasferirsi in Islanda e iniziare a raccontarsi su YouTube. La svolta arriva con un concorso internazionale: viene scelta per viaggiare in giro per il mondo, documentando case di lusso con foto e video. Quel progetto le cambia la vita — ma è solo l’inizio.
Oggi Sorelle è fotografa, imprenditrice e content creator con collaborazioni globali e una community affezionata. Il suo lavoro non si limita a viaggiare: parla di self-love, sostenibilità, indipendenza e visione. Ha costruito un personal brand forte, venduto prodotti digitali e lanciato corsi su fotografia e advanced selfie, ispirando migliaia di persone a prendere sul serio la propria creatività.
La sua forza? Trattare l’arte come un’impresa senza mai comprometterne l’anima. Per lei, la disciplina è il ponte tra passione e libertà. In un’epoca in cui tanti pubblicano contenuti, Sorelle si distingue per profondità, estetica e coerenza. E dimostra ogni giorno che fare arte viaggiando non è un sogno: è una scelta, da vivere con rigore e bellezza.
Chris Guillebeau – Reinventare la vita come atto di ribellione consapevole
“Non devi vivere la vita che gli altri si aspettano da te. Puoi scrivere le tue regole, finché sei disposto a seguirle con disciplina.”
Chris Guillebeau non ha mai accettato le regole imposte. Non cerca scorciatoie, ma alternative. Prima dei 35 anni visita ogni singolo paese del mondo – 193 in totale – e lo fa mentre costruisce un business che ruota attorno a scrittura, podcast e community. Ma non è solo un viaggiatore instancabile: è un architetto di stili di vita non convenzionali.
Il suo approccio è pratico e radicale al tempo stesso. Con libri come The $100 Startup o Side Hustle, mostra come iniziare un business con risorse minime e costruire un reddito indipendente, senza attendere il “momento perfetto”. Chris non vende lifestyle da cartolina, ma strumenti concreti per guadagnare libertà attraverso piccoli esperimenti sostenibili. Il suo podcast Side Hustle School è ascoltato da milioni di persone in cerca di un’alternativa reale alla routine tradizionale.
Il suo messaggio è potente: non servono capitali, né autorizzazioni esterne per cambiare vita. Serve lucidità, azione e la volontà di disegnare un percorso diverso. Chris è la prova che la libertà non si trova, si crea. E che vivere secondo le proprie regole è possibile, se si ha il coraggio di scriverle da sé.
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Domande Frequenti sul Nomadismo Digitale
Cosa si intende per nomadi digitali?
Con il termine "nomadi digitali" si indicano professionisti che hanno scelto di vivere e lavorare senza un luogo fisso, sfruttando strumenti digitali per generare reddito online. Non si tratta semplicemente di lavorare da remoto, ma di costruire uno stile di vita fondato su mobilità, indipendenza e auto-determinazione, spesso in contesti internazionali.
Quanto guadagna un nomade digitale?
Il reddito può variare in modo significativo. Un freelance alle prime armi può generare meno di 1.000 euro al mese, mentre un professionista con competenze verticali e un brand strutturato può arrivare anche a 10.000 euro mensili o più. Il guadagno non dipende solo dal “cosa fai”, ma da come strutturi la tua attività, come diversifichi le entrate e quanto valore sai offrire.
Cosa fa un nomade digitale?
Non esiste una singola professione del nomade digitale, ma una varietà di modelli professionali che spaziano tra marketing digitale, content creation, sviluppo web, insegnamento online, e-commerce, consulenza e coaching. Alcuni creano e vendono infoprodotti, altri lavorano con clienti da remoto o monetizzano una community. La costante è l’uso del digitale come mezzo di sostentamento e libertà.
Come si fa a diventare nomade digitale?
Diventare nomade digitale richiede un piano, non un salto nel vuoto. È fondamentale sviluppare una competenza monetizzabile online, definire una strategia sostenibile di entrate, organizzare la propria vita in modo flessibile e padroneggiare strumenti di produttività e gestione da remoto. Un punto di partenza concreto può essere la guida Digital Nomad Pro, che offre un percorso pratico per costruire questa vita in modo realistico e professionale.
Quali sono i migliori paesi per i nomadi digitali?
Tra le destinazioni più scelte nel 2025: Thailandia (Chiang Mai, Bangkok), Indonesia (Bali), Portogallo (Lisboa, Madeira), Spagna (Canarie), Georgia (Tbilisi), Vietnam (Da Nang, Hanoi), Colombia (Medellín) e Messico (CDMX, Playa del Carmen). Queste località offrono un buon equilibrio tra costo della vita, infrastrutture digitali, comunità di nomadi e qualità della vita. Tuttavia, la scelta ideale dipende dallo stile di vita e dal tipo di attività che si svolge.
Che lavori fare come nomade digitale?
Alcuni esempi professionali includono:
Content creator e videomaker
Copywriter, SEO e digital strategist
Graphic designer e UX/UI specialist
Developer e tech freelancer
Consulenti e coach online
Affiliate marketer e infoimprenditori
Educatori online e creator di corsi
Il punto chiave non è trovare un lavoro qualsiasi, ma costruire una professione mobile, sostenibile e allineata ai propri obiettivi.
Quanti sono i nomadi digitali?
Nel 2025 si stimano oltre 40 milioni di nomadi digitali nel mondo, con una crescita costante alimentata dalla digitalizzazione del lavoro e dalla crescente domanda di flessibilità. Anche in Italia il fenomeno è in forte espansione, soprattutto tra giovani professionisti, freelance e creatori di contenuti.
Quale corso frequentare per diventare nomade digitale?
Dipende dalle tue competenze di partenza. Per chi vuole avviare una carriera sostenibile da remoto, alcuni percorsi consigliati includono:
Digital Nomad Pro (la mia guida completa e concreta per costruire da zero uno stile di vita nomade e professionale)
Corsi pratici di digital marketing, branding personale, video content creation e monetizzazione online, come ad esempio il mio corso Creator Mastery, tra gli altri.
Percorsi tecnici su skill specifiche (come scrittura, montaggio video, programmazione, e-mail marketing, ecc.)
L’importante è evitare corsi teorici e puntare su formazioni orientate all’azione e all’indipendenza.
Chi sono i nomadi digitali italiani più conosciuti?
Nel panorama italiano, ci sono figure che hanno trasformato il nomadismo digitale in una vera carriera, ispirando migliaia di persone con i loro contenuti, libri e progetti imprenditoriali:
Gianluca Gotto – Autore bestseller e fondatore del blog Mangia Vivi Viaggia
Dario Vignali – Imprenditore digitale e fondatore della community Marketers
Giuliano Di Paolo – Content creator, fotografo e videomaker professionista
Francesca Ruvolo (Wildflowermood) – Creator visiva e simbolo del viaggio al femminile
Claudio Pelizzeni – Blogger di Trip Therapy, noto per i suoi viaggi terapeutici
Marcello Ascani – YouTuber e viaggiatore che racconta finanza e lifestyle
Like Miljian – Famiglia nomade con tre figli al seguito, creatori di contenuti e imprenditori
Sara Caulfield – Blogger, scrittrice e nomade digitale tra Asia e Italia
Federico Narduzzi (MrNBD) – Travel YouTuber e storyteller digitale
Eleonora Marsella – Digital nomad e coach specializzata in nomadismo consapevole
Chi sono i nomadi digitali internazionali più famosi?
A livello globale, ci sono personalità che hanno definito lo stile di vita nomade, trasformandolo in un movimento culturale e un modello di business alternativo:
Nomadic Matt (Matt Kepnes) – Il riferimento mondiale per il viaggio low-cost
The Broke Backpacker (Will Hatton) – Avventuriero estremo e imprenditore indipendente
Colin Wright – Scrittore e minimalista, vive in un paese diverso ogni 4 mesi
Sorelle Amore – Fotografa e imprenditrice creativa che ha fatto della sua arte uno stile di vita
Chris Guillebeau – Autore e fondatore del podcast Side Hustle School
Tim Ferriss – Autore del best-seller 4-Hour Work Week e pioniere del lifestyle design
Wandering Earl (Derek Baron) – Viaggiatore full-time dal 1999
Jodi Ettenberg (Legal Nomads) – Ex avvocato diventata travel blogger specializzata in cibo e salute
Nora Dunn (The Professional Hobo) – Tra le prime nomadi digitali a tempo pieno
Johnny FD – Imprenditore online e protagonista della community di Chiang Mai
Cosa fare ora
Se sei arrivato fin qui, forse non è solo curiosità. Forse senti davvero che una parte di te è pronta a cambiare. Forse hai capito che non si tratta solo di viaggiare, ma di riconquistare tempo, significato e direzione. La buona notizia? Non serve mollare tutto da un giorno all’altro. Serve piuttosto una roadmap intelligente, lucida, calibrata sulla tua realtà.
Ecco da dove partire, se vuoi rendere possibile questa transizione:
1. Metti a fuoco ciò che sai fare (davvero).
Il primo passo non è “prenotare un volo”, ma capire cosa puoi offrire al mercato. Hai una skill tecnica? Sai comunicare? Sai risolvere problemi? Analizza il tuo profilo con onestà e individua un ambito in cui puoi essere utile, spendibile e riconoscibile. Se non hai ancora questa competenza, sappi che puoi acquisirla. Ma deve esserci un piano.
2. Disegna la tua visione, non la scimmiottatura di qualcun altro.
Dove vuoi vivere? In che modo vuoi lavorare? Quanta mobilità desideri davvero? Preferisci vivere in un hub creativo come Bali o in una città europea con infrastrutture solide? Sii radicalmente sincero con te stesso: il tuo nomadismo deve assomigliare a te, non ai contenuti che scrolli su Instagram.
3. Costruisci prima la struttura, poi arriva il salto.
Il lavoro da remoto, le entrate stabili, i flussi di cassa: tutto questo va costruito prima di partire, almeno nelle sue basi. L'improvvisazione è la trappola più comune. Il romanticismo iniziale si scontra presto con burocrazia, fusi orari, connessioni instabili e burnout. Non stai fuggendo: stai progettando un nuovo modo di vivere e lavorare. Agisci di conseguenza.
4. Usa risorse strategiche, non consigli generici.
Per questo ho creato la guida Digital Nomad Pro: non è un manuale teorico, ma una mappa concreta per chi parte da zero e vuole creare una vita lavorativa indipendente, sostenibile e davvero libera. Dimentica le soluzioni magiche. Qui trovi processi, approcci e strumenti pratici per costruire qualcosa che duri negli anni a venire.