Ricoh GR IV: La Street Camera che Aspettavamo da Anni
Portarsi dietro uno zaino pieno di lenti e corpi macchina non ti rende un fotografo migliore. Anzi, spesso succede il contrario: ti rallenta, ti distrae, ti fa perdere l’attimo.
Ed è qui che entra in gioco la Ricoh GR IV. Non perché sia “la compatta perfetta”, ma perché è quella che ti permette di concentrarti solo su ciò che conta: la storia che hai davanti.
Ti confesso una cosa: con la GR III non ho mai legato. L’autofocus indeciso, le prestazioni mediocri in basse luci… dettagli che finivano per pesare più del formato ridotto.
Questa nuova generazione invece ha cancellato quasi tutte quelle ombre e mi ha restituito la libertà che cercavo.
Nelle ultime settimane l’ho portata con me tra mercati affollati, vicoli rumorosi e paesaggi inaspettati in alcune delle capitali più caotiche del sud-est asiatico. E ogni volta ho avuto la stessa sensazione: non sono io a dovermi adattare a lei, è lei a stare al passo con me.
Se non mi conosci ancora, mi chiamo Giuliano Di Paolo. Da oltre dieci anni lavoro come fotografo, filmmaker e creator, collaborando con brand internazionali e raccontando storie in giro per il mondo.
Eppure poche volte una fotocamera così piccola mi ha fatto sentire così libero e leggero. La GR IV ti lascia il giusto spazio. E a volte è proprio negli spazi vuoti che nasce la vera fotografia.
Ricoh GR IV – Scheda Essenziale
Tipo: Fotocamera compatta APS-C a focale fissa
Sensore: 25,74MP APS-C retroilluminato
Ottica: 18,3mm F2.8 (equiv. 28mm) con formula rinnovata
Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (6EV di compensazione)
Autofocus: Algoritmi AI migliorati per velocità e precisione
Display: LCD fisso 3.0" (1,04M punti, 720x480px)
Memoria: 53GB interna + slot Micro SD UHS-I
Video: Full HD fino a 60p
Filtro ND: 2EV integrato
Peso: 262g (con batteria e scheda)
Prezzo: 1.349€
La Prima Impressione: Piccola ma con Carattere
Appena la stringi tra le mani, percepisci subito di avere tra le dita un condensato di pura ingegneria fotografica. La GR IV mantiene le dimensioni compatte che hanno reso celebre la serie (109 x 61 x 33mm), ma con un design leggermente più sottile che si fa sentire nella tasca della giacca.
Il corpo in lega di magnesio trasmette subito una sensazione di solidità che ti fa capire di avere tra le mani qualcosa di serio.
La prima cosa che noto sono i controlli completamente ripensati. Ricoh ha fatto marcia indietro su alcune scelte della GR III, reintroducendo il controller multidirezionale posteriore e il preziosissimo interruttore "+ / –" che la terza generazione aveva sacrificato. Questa volta ci hanno davvero ascoltato.
Personalmente, questa attenzione ai dettagli mi ha colpito. Le grandi fotocamere si riconoscono proprio da questi particolari: la sensazione tattile dei pulsanti, la logica dei controlli, la velocità con cui riesci ad accedere alle impostazioni che usi di più.
Lavora con le tue passioni
Svincolati da una professione ordinaria e trasforma le tue passioni creative in una fonte di guadagno — da casa o mentre viaggi per il mondo.
Sensore e Qualità d'Immagine: Il Salto Generazionale
Il sensore da 25,74MP retroilluminato cambia finalmente l’approccio alla night photography. Nelle mie sessioni in condizioni complesse – dai mercati notturni di Bangkok alle strade illuminate dai neon di Manila – la differenza si vede eccome.
Il prezzo di 1.349€ sul mercato europeo potrebbe far storcere il naso a chi ricorda il lancio della GR III a 1099€, ma la qualità dell'immagine giustifica ampiamente l'investimento. Il rumore è più gestibile, la gamma dinamica più ampia, e soprattutto i dettagli rimangono nitidi anche quando spingi gli ISO oltre le zone di comfort.
Ti faccio un esempio concreto: shooting notturno a Chinatown, Manila, ISO 3200, poca luce ambiente. Con la GR III avrei dovuto fare i conti con un rumore fastidioso e perdita di dettaglio. Con la GR IV immagini pulite, utilizzabili, che raccontano la storia che ho immortalato.
Il Nuovo 28mm: un Upgrade Necessario
L'obiettivo 18,3mm F2.8 (equivalente 28mm) è stato completamente ridisegnato con l'aggiunta di un elemento asferico che migliora nitidezza e dettaglio negli angoli. Ma la vera innovazione sta nel barilotto più sottile che riduce i tempi di accensione del 25%.
Può sembrare un dettaglio insignificante, ma quando fai street photography ogni frazione di secondo conta. Quante volte ti è capitato di perdere lo scatto perfetto perché la fotocamera non era pronta? Con la GR IV questo problema è praticamente eliminato.
Ricoh ha anche lavorato sulla riduzione dell'ingresso di polvere durante l'estensione e la retrazione dell'obiettivo, oltre ad aggiungere un rivestimento anti-statico al filtro UV/IR. Te lo dice una persona che ha dovuto pulire il sensore della GR III più volte di quanto vorrebbe ammettere.
Colora le tue foto in un click
Un’Autofocus Finalmente All'Altezza
Ecco il vero game-changer. I nuovi algoritmi di autofocus con intelligenza artificiale hanno risolto il principale problema della GR III: quell'odioso "hunting" che ti faceva perdere l'attimo decisivo.
Durante i miei shooting tra Manila e Iloilo, Filippine – dove la street photography non ti perdona distrazioni e ogni attimo conta – la GR IV ha dimostrato di essere una compagna impeccabile. L’autofocus è rapido, preciso e soprattutto costante, anche quando la luce è complessa e i contrasti mettono alla prova qualsiasi macchina.
La stabilizzazione a 5 assi con 6EV di compensazione (contro i 4EV della precedente) è un altro elemento che eleva l’esperienza. Street photography significa spesso scattare in movimento, con tempi lunghi (a volte), in situazioni non ideali. Questa stabilizzazione ti permette di osare di più, di sperimentare, di raccontare storie che prima erano tecnicamente difficili da catturare.
Design e Controlli: L'Arte dell'Essenziale
La filosofia Ricoh GR è sempre stata quella dell'essenziale, e la IV porta questa visione a un nuovo livello. I due dial superiori cadono naturalmente sotto pollice e indice, permettendo il controllo completo dell'esposizione con una sola mano.
Il menu ADJ personalizzabile (attivabile premendo il dial posteriore) è una chicca per chi ama avere tutto sotto controllo. Puoi configurarlo con le tue cinque categorie di impostazioni più utilizzate, e navigare tra queste con una fluidità naturale.
Non sono mai stato un grande fan del display fisso da 3.0" – oggi qualsiasi camera ha schermi articolati e touch screen avanzati. All’inizio mi spiazzava, poi ho capito: è esattamente ciò che la rende fedele alla sua anima minimalista. Meno distrazioni, più concentrazione sulla composizione.
I Dettagli che Cambiano l’Esperienza
Uno dei salti più sorprendenti della GR IV è la memoria interna: 53GB contro i soli 2 della GR III. Significa poter uscire senza pensieri, lasciare le schede a casa e muoversi leggeri. Lo slot Micro SD al posto del full-size può sembrare un passo indietro, ma con questa capacità integrata diventa quasi irrilevante.
A questo si aggiunge la connettività Wi-Fi a 5GHz, che accelera di molto il trasferimento dei file con l’app GR World. Per chi crea contenuti ogni giorno e ha bisogno di condividerli subito, è un plus che si sente davvero.
La nuova batteria DB-120 offre circa il 40% in più di capacità rispetto al modello precedente. Sulla carta si traduce in 250 scatti invece di 200, ma nella realtà il miglioramento è ben più concreto: nelle mie giornate infinite per le strade di Bangkok sono riuscito a coprire anche 8-10 ore con una sola carica.
L’ultima scelta intelligente è stata di non integrare il flash, ma il piccolo GF-2 esterno (119€, USB-C e batteria propria). Non è un fulmine di potenza, ma per fill-in e giochi creativi basta e avanza. Se non ti serve, non ti pesa.
Ricoh GR IV — Giuliano's Verdict
★★★★☆ (8.2/10)
Dopo settimane di prove e utilizzo intensivo, posso dirti che la GR IV è la fotocamera che la GR III avrebbe dovuto essere fin dall'inizio. Maledettamente vicina alla perfezione per quello che si propone di fare.
Esperienza Creativa: ★★★★★ (9/10)
Una fotocamera che sparisce nelle tue mani e ti lascia concentrare sulla storia che vuoi raccontare. L'autofocus finalmente affidabile, la stabilizzazione potenziata e i controlli ripensati la rendono uno strumento creativo di primo livello.
Qualità Tecnica: ★★★★☆ (8/10)
Il sensore retroilluminato e l'ottica riprogettata offrono una qualità d'immagine eccellente per la categoria. Le limitazioni ci sono – è pur sempre un 28mm F2.8 – ma quello che fa, lo fa straordinariamente bene.
Design & Ergonomia: ★★★★☆ (8.5/10)
L'essenza della fotografia distillata in 262 grammi. Compatta, solida, logica. Il display fisso può limitare alcune composizioni, ma fa parte del carattere minimalista che rende questa fotocamera unica.
Valore/Prezzo: ★★★☆☆ (7/10)
1.349€ sono tanti, soprattutto confrontati con la GR III. Ma considerando gli upgrade sostanziali e la qualità complessiva, il rapporto è onesto per chi sa di cosa ha bisogno.
Cosa ho adorato
✔ L'autofocus finalmente affidabile: niente più "hunting" nei momenti cruciali
✔ La stabilizzazione a 5 assi: ti permette di osare in situazioni prima impensabili
✔ I 53GB di memoria interna: libertà totale, niente più paranoia per le schede
✔ L'ottica migliorata: nitidezza eccellente fino agli angoli
✔ I controlli ripensati: logici, immediati, perfetti per l'uso a una mano
Cosa mi ha limitato
✘ Il display fisso: limita alcune angolazioni creative
✘ Il prezzo aumentato: 350€ in più rispetto alla GR III al lancio
✘ Solo Full HD per i video: oggi ci si aspetterebbe almeno il 4K
✘ Lo slot Micro SD: utile, ma “scomodo” per chi ha già un parco schede standard
Per Chi È Davvero Pensata
La GR IV nasce per chi comprende il valore della semplicità, per chi sa che limitarsi a un'ottica fissa può liberare la creatività invece di imbrigliarla. È per street photographer, travel blogger, fotografi documentaristi, creator che hanno bisogno di una fotocamera che ci sia sempre, pronta, affidabile.
Se sei un amatore alle prime armi, probabilmente non è la scelta giusta. Il prezzo è impegnativo e la filosofia "un'ottica, infinite possibilità" richiede una maturità fotografica che si sviluppa con l'esperienza.
Ma se sei un fotografo che sa cosa vuole, se capisci il valore di uno strumento che sparisce nelle tue mani e ti lascia concentrare sulla storia che vuoi raccontare, allora la GR IV potrebbe essere esattamente quello che stavi cercando.
Oggi le fotocamere sono sempre più complesse, e ricche di funzioni che spesso non servono, mentre la Ricoh GR IV è un ritorno all'essenza della fotografia. E questo non ha prezzo.