Mollare Tutto e Trasferirsi nelle Filippine: Come Federico Ha Riscritto la Sua Vita

Viviamo giorni in cui, purtroppo, la voglia di avventura e il desiderio di inseguire i propri sogni si stanno lentamente spegnendo. Troppa gente resta incollata alle proprie routine, alle certezze rassicuranti… e soprattutto alle proprie paure.

Ma questa non è una di quelle storie.
La storia di Federico è un’altra cosa: urgente, affascinante, impossibile da ignorare.

Nelle prossime righe scoprirai come un italiano ha lasciato Milano per innamorarsi delle Filippine e portare l’autentica cucina italiana dall’altra parte del mondo. Tra sfide dure, sacrifici reali e quella gioia unica che solo chi ha avuto il coraggio di mollare tutto può davvero comprendere

Siamo seduti in un ristorante nel sud di Cebu che profuma di pizza appena sfornata, dove turisti e locali fanno la fila per assaggiare un pezzo d’Italia… E dietro a quel bancone, c’è Federico, l’uomo che ha deciso di riscrivere la propria vita daccapo.

Ho raccolto le sue risposte per te che, almeno una volta, hai sentito il richiamo irresistibile di qualcosa di più grande. Per te che vuoi credere che niente sia impossibile, se hai abbastanza determinazione per rischiare.

E se non mi conosci ancora: mi chiamo Giuliano Di Paolo. Da oltre dieci anni racconto storie di chi ha scelto di vivere fuori dagli schemi — viaggiando, creando, inseguendo progetti che sembravano follia.
Lo faccio come filmmaker, storyteller e content creator, e lo faccio perché credo che ogni storia possa accendere una scintilla in chi la legge.

Mettiti comodo.
Quello che stai per leggere va oltre i soliti racconti di coraggio e passione.
È un invito a chiederti: “E io, cosa sto aspettando?”

 
 

L’inizio di un sogno

Federico ci accoglie a piedi nudi, con il sorriso di chi ha trovato il proprio posto nel mondo.
Siamo sulla spiaggia di Santander, a Cebu: il mare davanti, il vento leggero che sposta i capelli di suo figlio Felice, e quell’aria sospesa che solo i tropici sanno regalare.

L’ho incontrato quasi per caso, mentre cercavo un espresso italiano in uno dei posti meno probabili per trovarlo.
Eppure eccolo lì: incarnazione vivente del sogno di mollare tutto per vivere in un paradiso.

Parlando, scopro la sua storia — qui trovi il podcast dell’articolo.
Come ha deciso di fare il salto, cosa lo ha spinto a cambiare vita, e perché abbia scelto di aprire proprio un ristorante.

“Sono sempre stato affascinato dalle Filippine e dalla sua cultura vibrante. Ho deciso di mollare tutto e trasferirmi qui perché volevo vivere in un paradiso tropicale e realizzare il mio sogno di aprire un ristorante italiano. È stata una decisione audace, ma non mi sono mai guardato indietro.”

Ascoltandolo, capisco che non è solo un imprenditore o un cuoco.
È qualcuno che ha avuto il coraggio di ascoltare quel richiamo interiore che la maggior parte delle persone ignora per una vita intera.

 
 

L’amore per le Filippine

Tutto è iniziato circa dodici anni fa, quando Federico è arrivato per la prima volta nelle Filippine con la sua ex ragazza.
Un viaggio che sarebbe dovuto essere solo una vacanza… ma che si è trasformato in qualcosa di molto più grande.

Me lo racconta con gli occhi che brillano. Dall’atterraggio a Manila, con il caos e il calore dell’aeroporto, fino ai primi spostamenti tra le città, ogni momento è stato un colpo di fulmine per il Paese.

Negli anni successivi, dopo tante vacanze e la nascita di suo figlio, ha sentito che era arrivato il momento di non limitarsi più a tornare — ma di restare.

E poi c’era un altro dettaglio.
Uno di quelli che a molti sfugge, ma che per lui era evidente: nel sud di Cebu mancava una vera cucina italiana.

“La cucina italiana è famosa in tutto il mondo, e volevo condividere la mia passione per il cibo autentico con le persone delle Filippine e i turisti in visita. Qui c’era una mancanza di autenticità… e ho pensato che fosse l’opportunità perfetta per me.”

In quelle parole c’è tutta la sintesi di ciò che lo ha mosso: amore per un luogo, rispetto per la propria cultura, e il desiderio di costruire qualcosa di reale.

 

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Il cambiamento di vita

Prima di questo capitolo della sua vita, Federico aveva già sperimentato l’imprenditoria in Italia, gestendo un bar.
Poi, però, è arrivata quella sensazione che conosci bene se hai mai sognato di stravolgere tutto: il richiamo irresistibile di una passione più grande.

Ha venduto tutto ciò che possedeva. Ha lasciato gli studi.
E si è lanciato — senza rete — verso un paradiso tropicale che sentiva di dover chiamare casa.

I primi anni? Un mix di adattamento e scoperta: la nascita di suo figlio, il trasferimento in diverse città, le esplorazioni in bicicletta tra paesaggi mozzafiato…
Ma anche la sfida quotidiana di costruire da zero un’attività in un contesto completamente diverso.

Quando gli chiedo quanto abbiano contato la comunità locale e sua moglie nel dare forma al suo progetto, sorride e risponde:

“Sono stato accolto calorosamente dalla comunità. Hanno apprezzato la mia autenticità e il mio impegno nel portare la vera cucina italiana qui. Mi hanno offerto supporto e incoraggiamento, e questo mi ha dato fiducia nel mio progetto. Ma non è stato facile, come può apparire dall’esterno…”

Dietro le sue parole, si percepisce che la realizzazione non è arrivato per caso.
È stato il risultato di lavoro, fiducia conquistata sul campo e un’integrazione sincera nella cultura che lo ha adottato.

 
 

Quanto c’entra l’amore?

È una domanda che viene spontanea: quanto ha influito l’amore in questa scelta di vita?
E, inevitabilmente, si finisce a parlare delle differenze tra le donne filippine e quelle italiane.

Federico non ci gira intorno.
Dopo aver vissuto qui, dice di non essere più riuscito a immaginarsi accanto a una donna italiana.

“Ho avuto l’opportunità di visitare molte isole nelle Filippine e di incontrare alcune donne straordinarie. Sono sempre state gentili, ospitali e premurose. Ho notato che molte di loro sono anche determinate e ambiziose, e ciò le rende ancora più affascinanti. Le donne filippine sono anche molto belle, ma ciò che mi ha colpito di più è la loro personalità calorosa e accogliente. Sono donne forti che affrontano le sfide della vita con grinta e resilienza.”

Mentre lo ascolto, è chiaro che non si tratta solo di attrazione fisica o di romanticismo.
Parla di un legame autentico, fatto di sostegno reciproco, di quella capacità di affrontare le difficoltà insieme, con un sorriso che sa di complicità.

 
 

Vivere nel presente

C’è una cosa che colpisce subito chi vive nelle Filippine: qui si vive adesso.
Non c’è fretta di pianificare ogni dettaglio del futuro, né ansia di correre dietro a scadenze infinite.

Il caldo tropicale ti obbliga a rallentare, a respirare più lentamente, a guardare davvero ciò che hai intorno.
E forse è proprio questo, unito alla condizione economica del Paese, che ha modellato un popolo capace di godersi il momento senza farsi schiacciare dalle preoccupazioni.

Quando gli chiedo perché abbia scelto questo Paese e non un altro, Federico non esita nemmeno un secondo:

“Mi sono innamorato delle Filippine. La bellezza naturale, le spiagge, le montagne e le persone cordiali hanno conquistato il mio cuore. Ora, le Filippine sono diventate la mia casa e non potrei immaginare di essere altrove.”

Mentre lo dice, capisco che non è solo questione di paesaggi.
È un legame profondo, fatto di radici nuove e di un senso di appartenenza che, una volta trovato, non si può più abbandonare.

 
 

Il sogno divenuto realtà

La strada fino a qui non è stata una passeggiata.
Sfide, imprevisti, sacrifici: c’è stato di tutto.
Eppure, guardando indietro, Federico sa che ogni passo lo ha portato esattamente dove doveva essere.

Oggi il suo ristorante è un punto di riferimento per chiunque passi nel sud di Cebu.
Un luogo dove il profumo di pizza e pasta fatta in casa si mescola al suono delle risate, e dove ogni tavolo diventa un piccolo pezzo d’Italia in riva al mare.

“Nel mio ristorante, cerco di creare un’atmosfera accogliente e familiare. Ospito serate con musica, risate e cibo delizioso, che attirano sia i locali che i turisti. Sono fiero della mia cucina italiana autentica, che ha conquistato il palato di molti qui.”

Ed in effetti è così: tavoli di legno, piatti fumanti, chitarre che accompagnano voci allegre, e un padrone di casa che gira tra gli ospiti, assicurandosi che tutti stiano bene.

Questa è la sua dichiarazione d’amore a questo Paese e alla vita che ha scelto di vivere.

 

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Le sfide affrontate

Dietro foto instagrammabili e le serate musicali, c’è stata anche la parte dura del viaggio.
Federico non lo nasconde: vivere e lavorare in un Paese straniero non è mai una passeggiata.

C’è stata la barriera linguistica, che all’inizio sembrava un muro.
L’impatto con una cultura così diversa da quella italiana.
E poi la burocrazia filippina: lenta, complessa, a volte frustrante.

La gestione di un’attività in un contesto nuovo richiede resistenza mentale e la capacità di non farsi schiacciare dai momenti di dubbio.
Eppure, ogni volta che si è trovato a chiedersi “Ma chi me l’ha fatto fare?”, la risposta era sempre lì: l’amore per questo Paese e la volontà di portare avanti il suo sogno.

“Una delle sfide principali è stata l’adattamento culturale. Qui la vita scorre in un modo completamente diverso. Ho dovuto imparare nuove abitudini, tradizioni, modi di comunicare. All’inizio non capivo certi comportamenti, ma col tempo ho imparato ad apprezzare la ricchezza della cultura locale e a integrarmi nella comunità.”

Quello che all’inizio sembrava un ostacolo è diventato una delle parti più preziose della sua esperienza: non solo adattarsi, ma farlo fino a sentirsi a casa.

 
 

Consigli per chi sogna di trasferirsi all’estero

Se stai pensando di fare il grande salto e cambiare vita, ascoltare chi ci è già passato può evitarti errori costosi — in termini di soldi, energia e tempo.

E qui Federico va dritto al punto: la chiave è prepararsi davvero.

“Prima di tutto, fai una ricerca approfondita sul Paese: cultura, tradizioni, leggi. Poi entra in contatto con persone locali, così avrai una prospettiva reale e consigli pratici. Preparati ad affrontare sfide inevitabili: serviranno resilienza e adattabilità. Una mentalità aperta è fondamentale — impara la lingua, immergiti nella cultura e rispetta le tradizioni locali. Così non ti limiterai a sopravvivere… ma costruirai davvero una nuova vita.”

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Il segreto, alla fine, è uno solo: unire il coraggio al metodo.

 
 

La felicità di vivere in un sogno

Nonostante le sfide, Federico oggi vive con un sorriso che non sembra volerlo lasciare.
Ogni giorno si sveglia circondato da mare cristallino, natura selvaggia e un ritmo di vita lento, dove la semplicità è un lusso e il tempo sembra avere un altro valore.

Ha costruito un legame speciale con la comunità locale.
Non è più “lo straniero che ha aperto un ristorante”, ma uno di loro, parte integrante di un tessuto sociale che lo ha accolto e con cui ha scelto di crescere.

“Nonostante le sfide, sono pieno di gioia e soddisfazione per aver scelto di vivere qui. Ogni giorno mi godo la bellezza della natura, la pace e la semplicità di questa vita. Il mio legame con la comunità è qualcosa di speciale. Sono profondamente grato di aver potuto realizzare il mio sogno e invito chiunque a seguire il proprio cuore, perché quando si osa… si scopre una felicità che supera ogni aspettativa.”

Le sue parole, considerata l’esperienza della persona, sono un mix di sconfitte, iterazioni e strordinaria rinscita… e di aver scelto con consapevolezza la vita che voleva, senza rimorsi.

 
 

Sei pronto a inseguire le tue passioni?

Parlare con Federico mi ha fatto riflettere profondamente.
Anch’io, come lui, ero incatenato a routine e abitudini che non mi appartenevano.
Finché non ho deciso di lasciare l’Italia — nel mio caso come nomade digitale — e saltare nel vuoto verso un futuro incerto…
Per costruire qualcosa di reale, alla ricerca di una felicità più autentica.

Dopo aver ascoltato le sue motivazioni, le difficoltà affrontate e la gioia di aver realizzato il suo sogno, credo che anche tu possa vedere quanto contino la determinazione e la capacità di adattarsi, quando si decide di vivere fuori dalla propria comfort zone.

Certo, non è stata una strada in discesa: lingua nuova, cultura diversa, burocrazia complessa, momenti di frustrazione.
Eppure, ogni ostacolo superato ci rende più forti, più resilienti, e più allineati alla nostra visione.

Quello che resta, alla fine, è la consapevolezza di vivere giorni intensi:
le albe mozzafiato, le corse in bicicletta tra paesaggi incontaminati, i pranzi condivisi con amici e famiglia, e quegli sguardi di gratitudine dei clienti che — come me — tornano per il suo cibo.

Se anche tu senti il richiamo di una vita senza confini, dove puoi lavorare ovunque e vivere alle tue condizioni, ho creato Digital Nomad Pro: la mia guida completa per progettare e realizzare il tuo stile di vita da nomade digitale, passo dopo passo.

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Nel frattempo ti mando un abbraccio e buona vita, my friend!

 

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