Manila Pericolosa? La Mia Esperienza nella Capitale Più Controversa d’Asia (Guida Pratica)
Manila non è una città che si visita, ma un luogo che si vive. Caotica, intensa, imprevedibile: ti accoglie senza chiedere permesso, trascinandoti in un vortice di suoni, odori e contrasti. Atterrando nella capitale filippina, avevo una sola domanda in mente: cosa c'è davvero dietro agli stereotipi che la dipingono come una delle metropoli più difficili e pericolose d’Asia?
Spesso descritta come invivibile, Manila è in realtà una metropoli fatta di estremi e contraddizioni sorprendenti. Con oltre 42 mila abitanti per chilometro quadrato – quasi il doppio della densità di Tokyo – è impossibile non sentirsi sopraffatti. Eppure, dopo pochi giorni, quello stesso caos diventa stranamente familiare, rivelando lentamente una città autentica, complessa e profondamente umana.
In questo articolo ti porto con me in un viaggio che mescola emozioni, osservazioni sul campo e consigli pratici. Se non dovessi conoscermi il mio nome è Giuliano Di Paolo, sono un content creator, viaggiatore e nomade digitale - con oltre 6 anni alle spalle di viaggio a tempo indeterminato in Asia.
Nella prima parte troverai riflessioni personali e aspetti culturali e sociali che spesso restano nascosti dietro la superficie.Nella parte finale, invece, ho raccolto informazioni essenziali per affrontare al meglio un viaggio a Manila: street food da provare, luoghi autentici, coworking, itinerari, e tutte le risposte pratiche che un viaggiatore può cercare.
Se hai voglia di guardare oltre i pregiudizi, e di scoprire una Manila vera, intensa e mai banale, sei nel posto giusto.
Manila: Consigli Rapidi per il Viaggio
Visto: I cittadini italiani possono entrare nelle Filippine per turismo senza bisogno di visto per soggiorni fino a 30 giorni. È richiesto solo un passaporto con almeno 6 mesi di validità residua e un biglietto di ritorno o di proseguimento del viaggio.
Valuta: La moneta ufficiale è il peso filippino (PHP). È consigliabile cambiare una parte dei contanti appena atterrati o prelevare direttamente dagli sportelli ATM. Le carte di credito sono accettate nei luoghi turistici, ma porta sempre un po’ di contante nei quartieri più autentici.
Clima: Manila ha un clima tropicale caldo tutto l’anno, con una stagione delle piogge tra giugno e ottobre. I mesi ideali per visitare la città sono da dicembre a marzo, quando il clima è più secco e le giornate più piacevoli.
Religione e Cultura: La popolazione è a maggioranza cattolica, ma troverai anche influenze musulmane, cinesi e indigene. La gente è estremamente cordiale, ma è sempre bene evitare temi politici e religiosi durante le conversazioni con sconosciuti.
Lingue Locali: Il filippino (basato sul tagalog) è la lingua ufficiale, ma l’inglese è parlato praticamente ovunque, soprattutto nei ristoranti, hotel e luoghi turistici.
Etichetta e Comportamento: I filippini sono gentili e riservati. Mostrare rispetto è fondamentale: sorridi, saluta con un leggero cenno del capo, e non sollevare mai la voce in pubblico. Nei luoghi religiosi, copriti spalle e ginocchia.
Wifi: La connessione è buona nei centri urbani ma instabile in zone periferiche. Molti hotel, caffè e coworking offrono wifi gratuito. Per avere internet ovunque, consiglio di usare Saily, un’app che ti consente di installare una eSIM virtuale prima della partenza. Zero stress, connessione immediata all’atterraggio.
SIM Card: In alternativa, puoi acquistare una SIM locale (Globe o Smart) direttamente all’aeroporto o nei centri commerciali. I costi sono bassissimi, ma tieni conto che il processo può essere macchinoso.
Assicurazione di Viaggio: Non obbligatoria, ma fortemente consigliata. Ti copre in caso di emergenze mediche, cancellazioni o imprevisti. Io uso sempre Heymondo, per l’equilibrio perfetto tra copertura e prezzo.
Tour & Esperienze: Per visitare Manila senza stress, ti consiglio di affidarti a tour certificati tramite GetYourGuide. Puoi esplorare Intramuros con una guida locale, fare un tour street food o scoprire l’arte urbana di Makati.
Dove Dormire: Che tu stia cercando un ostello artistico o un hotel con rooftop a Makati, la mia scelta ricade sempre su Booking.com: vasta selezione, ottimo servizio clienti e spesso trovi offerte molto più vantaggiose rispetto ad altri portali.
Manila, Una città di contrasti
Manila è un cortocircuito visivo ed emotivo. Una città dove i contrasti non sono dettagli di sfondo, ma il cuore pulsante di ogni strada, ogni incrocio, ogni sguardo.
Nel distretto di Makati, grattacieli scintillanti ospitano sedi di multinazionali, bar panoramici e coworking con wifi veloce e caffè di design. Qui, un appartamento bilocale può costare più di 1.500 euro al mese, e vivere da remoto ha un certo fascino... se ti puoi permettere il contesto.
Poi ti sposti di qualche chilometro e ti ritrovi a Tondo, una delle baraccopoli più estese dell’Asia. Qui, la realtà è spogliata di ogni filtro: bambini che giocano scalzi su terreni inquinati, famiglie intere che vivono con meno di 2 euro al giorno. Eppure, non manca mai un sorriso, un saluto, una gentilezza inaspettata.
A Binondo, la Chinatown più antica del mondo, il tempo sembra stratificarsi. Tra lanterne rosse, bancarelle di noodle fumanti e startup fintech, convivono tre secoli di storia e un presente iperconnesso. È uno dei pochi posti al mondo dove puoi mangiare con meno di un euro e, allo stesso tempo, aprire un conto in una banca digitale a pochi passi.
Manila non ti nasconde nulla: ti mostra tutto. E in quell’eccesso di realtà, in quella brutalità a cielo aperto, trovi paradossalmente una forma di autenticità rara. È dura, ma vera. E questo, in fondo, la rende irresistibile.
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Le persone: il vero volto di Manila
Se c’è una cosa che Manila mi ha insegnato, è che i luoghi contano... ma sono le persone a raccontare davvero una città.
In nove giorni ho conosciuto volti che non dimenticherò mai:
un autista di jeepney che lavora 12 ore al giorno per mantenere tre figli;
una ragazza che sogna di diventare stilista mentre cuce abiti per pochi centesimi in una fabbrica di tessuti;
un pescatore della Baia di Manila, che ogni giorno affronta un mare sempre più plastificato e meno generoso.
Il 25% dei lavoratori nelle Filippine è impegnato nel settore informale: venditori ambulanti, tassisti senza licenza, operai a giornata. Persone che vivono senza garanzie, ma con una tenacia che lascia senza parole.
Poi c’è Poblacion, il quartiere della movida alternativa. Un mojito costa 5 euro: lo stesso che guadagna in un giorno un lavoratore informale. Eppure è qui che incontri freelance internazionali, nomadi digitali e giovani creativi filippini che provano a costruire e costruirsi un futuro diverso.
E la cosa più incredibile? Tutti, ma proprio tutti, mi hanno parlato con dignità. Nessuno si è lamentato. C’era tristezza, certo, ma anche orgoglio. C’era fatica, ma anche sogni. Quello che sentivo ricorrere in ogni storia era resilienza.
Una resilienza che si riflette anche nei dati: le rimesse degli oltre 10 milioni di filippini all’estero (OFW) rappresentano circa il 9% del PIL nazionale. Un intero popolo disposto a emigrare, sacrificarsi, mandare soldi a casa... per offrire qualcosa di meglio ai propri cari.
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Street Food da non perdere a Manila
Manila è un tripudio di sapori forti, contrasti intensi e abbinamenti arditi.
Qui il cibo di strada non è solo una necessità, ma un rituale quotidiano che racconta la storia e l'identità di un popolo.
Tra i piatti imperdibili:
Balut: il famigerato uovo fecondato, bollito e servito con aceto e sale. Per molti è una sfida, ma anche un rito di passaggio.
Isaw: spiedini di intestino di pollo marinato e grigliato fino a diventare croccante all'esterno, tenero all'interno.
Taho: dessert tradizionale a base di tofu setoso, sciroppo dolce (arnibal) e perle di tapioca, venduto da venditori ambulanti all'alba.
Halo-Halo: il re dei dessert filippini. Un caleidoscopio di ghiaccio tritato, latte condensato, fagioli dolci, mais, gelatine colorate e frutta tropicale.
Per assaporare il meglio del cibo di strada filippino in sicurezza e autenticità, ti consiglio di visitare:
Mercato Centrale a BGC (aperto nel weekend, atmosfera hipster ma genuina)
Quiapo Market (per chi vuole vedere il lato più crudo e popolare della città)
5 Luoghi Poco Turistici ma Autentici
Manila nasconde angoli di rara bellezza per chi è disposto a guardare oltre la superficie.
Escolta Street: un tempo il viale commerciale più elegante dell'Asia, oggi è un luogo di rinascita artistica. Vecchi edifici art déco ospitano gallerie, coworking, progetti sociali e caffè alternativi.
Paco Park: costruito come cimitero durante l'epoca coloniale spagnola, oggi è un parco raccolto e silenzioso. Perfetto per una pausa di respiro nel caos cittadino.
San Andres Bukid: un quartiere autentico, senza filtri. Camminando tra le sue vie, tocchi con mano la vita reale di Manila: scuole, mercati improvvisati, comunità solidali.
Navotas Fish Port: il più grande mercato del pesce delle Filippine. Vieni all’alba per vedere l’arrivo delle barche, le aste frenetiche, i sorrisi sporchi di sale.
Malabon: famoso per la sua cucina tradizionale (prova il Pancit Malabon) e per i murales che raccontano la storia del quartiere.
Questi luoghi non sono pensati per i turisti. Sono pensati per chi vuole vedere Manila con occhi diversi.
Itinerario Consigliato: 3 Giorni a Manila
Se hai pochi giorni, ti consiglio di abbracciare il concetto di "slow travel": meno cose, più intensità.
Giorno 1 – Storia e Memoria:
Visita Intramuros, la città fortificata spagnola (non perdere Fort Santiago e la chiesa di San Agustin).
Passeggia al Rizal Park, omaggio all'eroe nazionale.
Concludi la giornata sul Baywalk, davanti a uno dei tramonti più spettacolari di tutta l'Asia.
Giorno 2 – Cultura e Cibo:
Esplora Binondo, la Chinatown più antica del mondo: street food, mercati, templi nascosti.
Cammina lungo Escolta Street, tra palazzi coloniali e gallerie d'arte contemporanea.
Cena a Makati: scegli tra ristoranti raffinati o bar alternativi a Poblacion.
Giorno 3 – Modernità e Creatività:
Scopri l’arte urbana e i murales di BGC (Bonifacio Global City).
Brunch a Poblacion: hipster, creativo, multiculturale.
Saluta Manila sorseggiando un drink su un rooftop con vista sulla città illuminata.
Nota importante:
Tieni presente che il traffico può essere imprevedibile. Pianifica con margini larghi e concediti il lusso di rallentare.
Lavorare da remoto a Manila: pro e contro
Manila sta diventando una scelta interessante per i nomadi digitali più avventurosi, ma con alcune accortezze.
Pro:
Ottima diffusione dell'inglese: comunicare è facile.
Coworking moderni con connessione veloce, in particolare a Makati, Ortigas e BGC.
Costi inferiori rispetto a città come Singapore o Tokyo.
Vibrante community di freelancer, startup e creativi locali.
Contro:
Traffico congestionato: vivere vicino al luogo di lavoro è essenziale.
Qualche instabilità nella fornitura elettrica, soprattutto fuori dalle zone premium.
Disparità urbana: alcune zone possono risultare difficili da gestire emotivamente.
Coworking consigliati:
Common Ground – ampi spazi, caffetteria interna, atmosfera internazionale.
KMC Solutions – ideale per chi cerca pacchetti flessibili e sedi multiple.
Acceler8 – atmosfera rilassata, eventi di networking settimanali.
Se ti fermi a lungo: valuta spazi di coliving come Outpost Manila o soluzioni con generatori privati, per garantire comfort e sicurezza.
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Domande Frequenti su Manila (FAQ)
Perché Manila è così famosa?
Manila è il cuore pulsante delle Filippine, una città che ha attraversato secoli di dominazioni, guerre, rivoluzioni e rinascite. Fondata nel 1571 dagli spagnoli, conserva ancora oggi resti del passato coloniale, accanto a grattacieli moderni e a quartieri informali. È famosa per il suo contrasto sociale, la resilienza del suo popolo e per essere il crocevia di storie, culture e sopravvivenze.
È anche la porta d’ingresso per chi vuole esplorare il resto dell’arcipelago filippino.
Manila è una città costosa?
Dipende da dove ti trovi e dal tuo stile di viaggio. Nei quartieri business come Makati o BGC, il costo della vita è paragonabile a quello di città europee: affitti elevati, cibo internazionale e coworking moderni. In zone più popolari come Quiapo, Tondo o Sampaloc, si può vivere e mangiare con meno di 10 euro al giorno.
È una città dove convivono mondi diversi: da un lato il lusso, dall’altro la sopravvivenza. Sta a te scegliere che Manila vivere.
Manila vale la pena di essere visitata?
Sì, se sei in cerca di autenticità. No, se cerchi solo bellezza da cartolina.
Manila non è semplice. È sporca, intensa, a volte scomoda. Ma è viva. È piena di storie, di umanità, di verità. È un’esperienza che lascia il segno, nel bene e nel male. E proprio per questo, merita di essere vissuta.
Qual è la differenza tra Manila e Metro Manila?
La città di Manila è solo una parte del complesso urbano più ampio chiamato Metro Manila o National Capital Region (NCR), che comprende 16 città. Quando i viaggiatori parlano di “Manila”, spesso si riferiscono all’intera area metropolitana.
Manila città: centro storico, Intramuros, Rizal Park
Makati: distretto finanziario, coworking, hotel internazionali
Quezon City: zone universitarie, creatività emergente
Taguig (BGC): area moderna ed expat-friendly
Pasay/Paranaque: aeroporti e mercati locali
È sicuro viaggiare a Manila?
Sì, se ci si muove con buon senso. I quartieri turistici sono generalmente sicuri, ma è consigliabile usare taxi ufficiali o app come Grab, evitare spostamenti a piedi di notte in aree poco illuminate, e tenere un basso profilo.
Il rischio principale è rappresentato da furti di oggetti lasciati incustoditi o da piccole truffe. Manila non è più pericolosa di altre grandi metropoli asiatiche, ma richiede attenzione.
Si può lavorare da remoto a Manila?
Sì. Sempre più freelance e nomadi digitali scelgono Manila per il costo contenuto, la diffusione dell’inglese, la presenza di coworking moderni e una buona rete internet (nelle zone giuste).
Le migliori aree per lavorare da remoto sono Makati, Ortigas e BGC. Qui trovi spazi di lavoro come Common Ground, Acceler8, KMC Solutions. Attenzione: il traffico è pesante e i blackout, seppur rari, possono accadere. È consigliabile scegliere alloggi vicini a coworking affidabili.
Qual è il periodo migliore per visitare Manila?
Il periodo ideale va da dicembre a marzo, durante la stagione secca. Le temperature sono più gradevoli e le precipitazioni contenute. I mesi da giugno a ottobre sono invece caratterizzati da piogge frequenti, umidità elevata e rischio tifoni.
Se puoi, evita il periodo natalizio (ultima settimana di dicembre) e la Settimana Santa, quando i trasporti interni sono caotici e i prezzi aumentano.
Riflessioni: una lezione chiamata Manila
Manila non è una città che ti accompagna per mano.
Non cerca di piacerti, non si veste a festa per impressionarti. Ti scaraventa addosso la sua realtà senza filtri, ti costringe a guardare in faccia quello che, altrove, viene accuratamente nascosto dietro facciate ordinate e narrazioni patinate.
Qui, il lusso e la povertà si guardano negli occhi, ogni giorno.
Il divario è visibile, sfacciato, impossibile da ignorare. Da una parte i rooftop scintillanti di Makati, dall'altra gli insediamenti di lamiera che si aggrappano ai bordi delle superstrade. Eppure, anche in questa dissonanza apparente, Manila custodisce una forza rara: la capacità di mantenere viva una gioia autentica.
Quasi il 97% dei filippini si dichiara “felice”.
Un dato che ti lascia spiazzato, se misuri la felicità in metri quadrati, conti in banca o performance.
Qui la felicità ha radici diverse: si intreccia al senso di comunità, alla gratitudine per le piccole cose, alla forza di rialzarsi ogni giorno nonostante tutto.
A differenza di altre megalopoli asiatiche che si affannano a nascondere le proprie crepe dietro skyline levigati, Manila è brutalmente onesta. Non si vergogna delle sue contraddizioni. Affollata, rumorosa, disordinata, ma anche incredibilmente viva.
Manila non ti permette di giudicarla in bianco o nero.
È fatta di infinite sfumature, di compromessi, di tentativi.
È fatta di bambini che giocano scalzi in strade polverose e di giovani imprenditori che costruiscono startup nei coworking più moderni dell’Asia.
È fatta di anziani che cucinano street food da quarant’anni, e di artisti che trasformano i muri fatiscenti in manifesti di speranza.
E proprio in questo groviglio apparentemente caotico, Manila ti insegna qualcosa di raro:
Che la bellezza non sempre è dove te l’aspetti.
Che la dignità può fiorire anche tra mille difficoltà.
Che la resilienza non è una parola astratta, ma una pratica quotidiana.
Manila ti cambia.
Non sempre ti accoglie. Non sempre ti abbraccia.
Ma se hai il coraggio di restare, di ascoltare, di osservare senza filtri, ti regala una lezione che porterai dentro per molto più tempo di quanto immaginassi.
Perché in fondo, Manila non è solo una città. È una scuola di vita.