Vivere in Italia o all’Estero? Guida Completa ai Migliori Paesi al Mondo per Qualità della Vita
Sempre più giovani e pensionati italiani sembrano volgere il loro sguardo oltre i confini del Belpaese, alla ricerca di nuove opportunità e di una migliore qualità della vita. Questa tendenza crescente pone un interrogativo cruciale: uscire dall'Italia è davvero la risposta per realizzare una carriera più soddisfacente, godere di una vita più equilibrata e serena in tutte le sue sfaccettature?
In questo breve articolo, mi propongo di esplorare approfonditamente i molteplici fattori che spingono un numero sempre maggiore di italiani a cercare fortuna e nuovi orizzonti oltre i confini nazionali. Attraverso un'analisi obiettiva e ponderata, andrò a delineare i potenziali vantaggi e svantaggi associati a entrambe le scelte: rimanere in Italia o trasferirsi all'estero. Inoltre, avrò il piacere di condividere con te la mia personale esperienza di vita al di fuori dei confini italiani, offrendoti una prospettiva pratica e concreta su questa complessa decisione.
Perché le Persone Scappano dall’Italia?
Ho avuto il privilegio di visitare e viaggiare in molti paesi in giro per il mondo: dall'Africa all'Asia, dall'America Latina all'Oceania. E devo ammettere che l'Italia è davvero un paese incredibile in termini di risorse naturali, culturali e gastronomiche. Il clima, seppur non dei migliori, è comunque gradevole, il cibo è semplicemente straordinario, la sicurezza è generalmente stabile e l'economia, seppur con alti e bassi, rimane sostanzialmente sostenibile.
Eppure, nonostante questi innegabili punti di forza, molti italiani scelgono di lasciare il Paese. Ma perché? I motivi principali sembrano essere legati alla burocrazia asfissiante, alla pressione fiscale elevata, al diffuso senso di malcontento e rassegnazione che talvolta permea la società, alle prospettive imprenditoriali non sempre rosee (dovute anche all'elevata tassazione), nonché all'innegabile percezione di corruzione e inefficienza a livello politico. Inoltre, sembra che gli italiani, così orgogliosi del loro glorioso passato, a volte si accontentino di crogiolarsi nei ricordi, senza riuscire a cogliere le opportunità del presente.
Vivere in Italia o all'estero? Sono davvero solo queste le due opzioni o forse c'è una via di mezzo?
I Migliori Paesi al Mondo Dove Vivere
Questa classifica, basata sui dati forniti da numbeo.com, questa classifica considera diverse variabili chiave per la qualità della vita. Tra queste, il potere d'acquisto della moneta è fondamentale: più alto è il valore, migliore è la situazione economica per i residenti. Un basso indice di inquinamento indica una qualità dell'aria migliore, mentre un rapporto favorevole tra prezzo delle case e reddito rende il mercato immobiliare più accessibile. Anche il costo della vita gioca un ruolo cruciale: più basso è il valore, minori sono i costi di sussistenza quotidiani.
La sicurezza è un altro aspetto vitale; un basso livello di criminalità rende un paese più sicuro per vivere. La qualità dell'assistenza sanitaria è altrettanto importante: un sistema sanitario di alta qualità garantisce un benessere maggiore. Il tempo perso nel traffico è un altro fattore considerato: meno tempo si perde negli spostamenti, migliore è la qualità della vita. Infine, la qualità climatica è un parametro significativo: un clima piacevole migliora il comfort quotidiano.
Sulla base di questi parametri, i migliori paesi in cui vivere sono:
Danimarca
Svizzera
Finlandia
Australia
Austria
Olanda
Islanda
Germania
Nuova Zelanda
Norvegia
Estonia
Giappone
L'Italia, in questa classifica, compare solo al 36° posto. Tuttavia, è importante sottolineare che, per quanto questi criteri siano alquanto oggettivi, l'aspetto emotivo e l'impatto empatico che un luogo può suscitare in noi non vengono sempre considerati. Spesso, infatti, le persone si innamorano a prima vista di un paese, una casa o una persona, attribuendo meno rilevanza agli aspetti puramente razionali di una scelta. Ricorda che, quando il cervello deve scegliere tra emozione e intelletto, sceglierà sempre la prima, per quanto paradossale possa sembrare!
La Mia Esperienza all’Estero e la Soluzione a Ogni Tua Domanda
Attualmente vivo nel nord della Thailandia, a Chiang Mai, una meta molto gettonata dai digital nomad di tutto il mondo.
Il punto, credo, non sia tanto vivere all'estero o in Italia, quanto avere la libertà economica, professionale ed emotiva per non essere vincolati a un unico luogo fisico. Infatti, oggi più che mai, grazie all'avvento di Internet, è possibile essere svincolati dalla "rat race" (come viene definita dagli americani), ovvero dalla routinaria vita lavorativa 9-to-5, da ripetersi a tempo indeterminato fino al pensionamento.
La nostra epoca, sotto molteplici aspetti, rappresenta un momento straordinario nella storia dell'umanità. Non solo è possibile costruire un business online con investimenti spesso minimi, ma si può anche viaggiare per il mondo a costi impensabili fino a poco tempo fa. Inoltre, l'educazione è accessibile a tutti grazie a corsi online, podcast e tutorial su YouTube. Il mondo, inoltre, è decisamente più sicuro rispetto alle generazioni precedenti, nonostante persistano ancora conflitti e povertà in diverse aree.
La Mia Esperienza all’Estero e la Soluzione a Ogni Tua Domanda
Posso condividere la mia esperienza personale sulla mia permanenza in Thailandia, il "paese dei sorrisi". Ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro, non esiste la location perfetta, così come non esiste il partner o il lavoro ideali.
Detto questo, la Thailandia offre una qualità di vita decisamente elevata: il cibo è eccellente, i costi generalmente vanno dalla metà a un decimo rispetto a quelli italiani o europei, le persone sono sorridenti e la vita in generale è più vivace e rilassata.
Ribadisco che oggi la scelta non è più semplicemente tra vivere all'estero o rimanere in Italia, ma piuttosto definire il tuo "core business" (nel mio caso mi occupo di videomaking, fotografia e storytelling) e realizzarlo - ne parlo in modo dettagliato qui. Inoltre, è importante avere uno o più "hub" (paesi/luoghi fisici) in cui trascorrere il 40-60% del tempo (nel mio caso Thailandia e Italia) e impiegare il restante a viaggiare ed esplorare. Non dimenticare, infatti, che un luogo è costituito soprattutto dalle persone che lo abitano.
Seguendo questo approccio, avrai una vita non monotona, ricca di emozioni, e la tua crescita personale e professionale sarà esponenziale.
Ovviamente, tutto questo ha un senso se si è single o in coppia, mi dirai! Ebbene, ieri, in uno degli street market di Chiang Mai, ho incontrato una coppia inglese con una bambina di 11 anni che viaggia ininterrottamente da 6 anni, occupandosi personalmente dell'educazione della figlia.
Dunque, il problema non è mai "posso farlo?", ma piuttosto "voglio farlo?". La vera sfida è avere il coraggio di uscire dalla nostra zona di comfort e abbracciare nuovi orizzonti.