Desiderio Mimetico e Passioni Passive: Perché Seguiamo Eventi di Massa che Non Ci Interessano?

Hai mai sentito il bisogno irresistibile di guardare una partita di calcio anche se lo sport non è mai stato tra le tue passioni? O magari di partecipare a un concerto solo perché tutti i tuoi amici ci vanno, nonostante tu non conosca nemmeno le canzoni dell'artista? Questi momenti ci fanno riflettere su quanto i nostri desideri siano influenzati dagli altri.

Spesso, senza rendercene conto, seguiamo eventi di massa per un senso di appartenenza, di connessione, per evitare di sentirci esclusi. Questo fenomeno è noto come desiderio mimetico, una dinamica psicologica che ci porta a desiderare ciò che vediamo desiderato dagli altri. In questo articolo, esploreremo come e perché ci attacchiamo a queste "passioni passive" e analizzeremo le implicazioni di questo comportamento sul nostro benessere e sulla nostra identità.

Preparati a una riflessione profonda che potrebbe sfidare alcune delle tue certezze e aiutarti a capire meglio le motivazioni dietro le tue scelte.

L'Attrazione per gli Eventi di Massa

Gli eventi di massa, come le competizioni sportive internazionali o i concerti delle superstar, hanno un magnetismo che sembra irresistibile. Ma cosa ci spinge a seguirli con tanta passione, anche quando non sono realmente nelle nostre corde? La risposta è complessa e radicata nel nostro bisogno innato di connessione e appartenenza.

Immagina di trovarti in un bar affollato, circondato da sconosciuti, tutti incollati agli schermi durante una partita della nazionale. Anche se il calcio non ti interessa particolarmente, l'atmosfera elettrizzante, il senso di comunità e l'emozione collettiva ti coinvolgono. Non è solo una questione di sport, ma di sentirsi parte di qualcosa di più grande.

Questo desiderio di condivisione e di vivere emozioni comuni ci porta a partecipare, a tifare, a sentirci coinvolti. Tuttavia, dobbiamo chiederci se questa partecipazione è genuina o se è solo un modo per colmare un vuoto di significato nelle nostre vite quotidiane.

Il Desiderio Mimetico

Il desiderio mimetico, un concetto introdotto dal filosofo e antropologo René Girard, è al centro della nostra attrazione verso gli eventi di massa. Secondo Girard, spesso desideriamo ciò che vediamo desiderato dagli altri, senza chiederci se questi desideri siano autentici o frutto di imitazione. Pensa all'ultima volta che hai deciso di seguire una moda, di acquistare un gadget popolare, o di partecipare a un evento solo perché tutti ne parlavano.

Questi comportamenti non sono altro che esempi di desiderio mimetico in azione. La dinamica si complica quando proiettiamo questi desideri su eventi di massa come le partite di calcio o i concerti. L'entusiasmo collettivo, amplificato dai media e dai social network, crea un senso di urgenza e di importanza che può sopraffare il nostro giudizio critico.

Il rischio è che finiamo per investire tempo ed energie in passioni che non ci appartengono realmente, trascurando i nostri veri interessi e desideri. Riconoscere e comprendere il desiderio mimetico è il primo passo per recuperare l'autenticità nelle nostre scelte per vivere una vita più consapevole.

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Il Bisogno di Connessione

Alla base del desiderio mimetico e della nostra attrazione verso gli eventi di massa c'è un bisogno fondamentale: la connessione. Ogni essere umano cerca un senso di appartenenza, un legame con qualcosa di più grande di sé. Quando questo bisogno non viene soddisfatto nelle nostre comunità locali—che siano la famiglia, gli amici, i colleghi—cerchiamo altrove. Gli eventi di massa offrono una soluzione temporanea a questo vuoto.

Tifare per una squadra, seguire un artista, partecipare a una manifestazione collettiva ci fa sentire parte di una comunità, anche se solo per la durata dell'evento. Questa connessione, però, può essere superficiale. La vera connessione nasce da relazioni profonde e significative, basate su interessi autentici e condivisione genuina.

Quando proiettiamo il nostro bisogno di connessione su eventi esterni, rischiamo di vivere relazioni effimere, che non soddisfano realmente il nostro desiderio di appartenenza. È importante quindi riflettere su come e dove cerchiamo questa connessione, per costruire legami più solidi e duraturi nella nostra vita quotidiana.

Il Pericolo dell'Estremizzazione

Mentre partecipare agli eventi di massa può essere un'esperienza positiva e coinvolgente, l'estremizzazione di questa partecipazione può portare a conseguenze negative. Quando il nostro coinvolgimento diventa eccessivo, rischiamo di perdere il contatto con la realtà e con i nostri veri interessi. Pensa agli hooligans nello sport: la loro passione si trasforma in violenza e fanatismo, creando un ambiente tossico sia per loro stessi che per gli altri.

Anche senza arrivare a tali estremi, vivere un'ossessione per una squadra, un artista o un evento può farci trascurare aspetti importanti della nostra vita. Possiamo diventare dipendenti dall'adrenalina e dall'emozione di questi momenti, sacrificando il nostro benessere emotivo e relazionale.

L'estremizzazione ci priva della capacità di godere delle esperienze in modo equilibrato e può portarci a identificare la nostra autostima e il nostro valore personale con il successo o il fallimento di qualcosa al di fuori del nostro controllo. È cruciale mantenere una prospettiva sana e bilanciata, ricordando che gli eventi di massa dovrebbero arricchire la nostra vita, non dominarla.

La Crisi di Identità

Quando seguiamo desideri che non ci appartengono veramente, rischiamo di incorrere in una crisi di identità. Questo fenomeno è particolarmente evidente quando ci rendiamo conto che le nostre scelte e i nostri percorsi di vita sono stati influenzati più dal desiderio di conformarci agli altri che dai nostri veri interessi.

Immagina di scalare una montagna solo per scoprire, una volta raggiunta la vetta, che il panorama non è quello che ti aspettavi. Molte persone arrivano a un punto della loro vita—spesso intorno ai 40-45 anni—e si rendono conto di aver seguito un percorso professionale o personale che non rispecchia le loro vere passioni e valori.

Questo può portare a una profonda crisi di identità, caratterizzata da dubbi e incertezze. È un momento doloroso, ma anche un'opportunità di crescita. Riflettere su questi momenti ci permette di riorientare la nostra vita in modo più autentico e soddisfacente. La chiave è riconoscere e accettare questa crisi come un'opportunità per riscoprire noi stessi e allineare le nostre scelte con i nostri veri desideri e valori.

L'Importanza dell'Autenticità

Essere autentici significa vivere in armonia con i propri veri interessi e valori, piuttosto che seguire desideri imposti dall'esterno. È facile cadere nella trappola di partecipare a eventi di massa solo per sentirsi inclusi, ma questo può portare a un vuoto emotivo e a una mancanza di soddisfazione.

Immagina di trovarti a un concerto di un artista che non ti interessa davvero, solo perché tutti i tuoi amici sono lì. Anche se inizialmente può sembrare divertente, a lungo termine ti renderai conto che questa partecipazione non ti arricchisce veramente. Per vivere una vita autentica, è fondamentale riflettere sui nostri veri interessi e fare scelte che li rispecchino.

Partecipare a eventi che ci appassionano davvero, indipendentemente dalle aspettative degli altri, ci aiuta a costruire un senso di soddisfazione e realizzazione personale. Questo non significa isolarsi, ma trovare un equilibrio tra il desiderio di condivisione e la fedeltà a se stessi. Essere autentici richiede coraggio, ma è essenziale per vivere una vita piena e significativa, in cui le nostre azioni riflettono veramente chi siamo e ciò che ci rende felici.

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Vivere con Consapevolezza

La consapevolezza è la chiave per navigare tra le influenze esterne e i nostri veri desideri. Vivere con consapevolezza significa essere presenti a noi stessi e alle nostre scelte, riconoscendo quando stiamo agendo per conformarci agli altri piuttosto che seguire i nostri interessi e valori autentici. Questo approccio ci permette di fare scelte più deliberate e di costruire una vita che rispecchi veramente chi siamo.

La prossima volta ti troverai catapultato in un contesto o situazione che non ti appartiene, chiediti sinceramente: "Sto facendo questo perché mi appassiona o perché sento la pressione di appartenere a un gruppo?" Questo semplice atto di riflessione può fare la differenza tra una vita vissuta passivamente e una vita piena di significato. 

La consapevolezza ci aiuta a identificare i momenti in cui ci sentiamo spinti verso desideri mimetici e ci permette di fare un passo indietro per valutare ciò che è veramente importante per noi. Con il tempo, questo processo di auto-riflessione diventa una pratica quotidiana, guidandoci verso scelte che ci arricchiscono e ci rendono più felici. Vivere con consapevolezza ci dà la libertà di essere autentici e di trovare gioia nelle nostre vere passioni e connessioni. Anche al costo di dire “no” agli altri, per dire “sì” a noi stessi.

 

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